Nel mirino dell’oggetto lanciato dalla striscia di Gaza, la città di Sderot. La risposta dell’esercito israeliano: colpito nel Nord della Striscia un deposito di armi di Hamas.
Un botto risveglia i cittadini che abitano nei territori della striscia di Gaza. Un nuovo ordigno è stato lanciato – con ogni probabilità dai militanti di Hamas – all’indirizzo del territorio israeliano. Si tratta di un razzo che è partito all’indirizzo di Sderot, città di Israele che dista circa un chilometro dalla Striscia e che in più di un’occasione è stato al centro di attacchi da parte di missili dei guerrieri.
Per fortuna, a differenza di altre circostanze, il missile non ha causato danni a persone o cose. La causa del disinnescamento dell’attacco è da trovare nel nuovo sistema di difesa allestito da Israele per fronteggiare questo genere di assalti. Iron Dome, la protezione che il governo di Netanyahu ha deciso di far installare per proteggere il confine israeliano dagli attacchi missilistici, ha fatto il suo dovere e ha respinto il missile lanciato dalla striscia.
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La risposta da parte dell’esercito israeliano non si è fatta attendere. Così, subito dopo aver preso atto dell’attacco tentato dai nemici, è partito l’assalto a un deposito di armi situato a Nord della striscia di Gaza. Inoltre, subito dopo il lancio del missile si è riunito il Cogat, il Comitato di Governo Israeliano dei Territori Palestinesi. È stata presa la decisione di ridurre ulteriormente la zona nautica in cui è consentita la pesca al largo della costa di Gaza. Ora questo spazio in cui si può pescare liberamente ammonta a 10 miglia nautiche.