Usa, Trump: manifestazioni a sostegno dell’impeachement

“Trump è colpevole”: a poche ore dalla votazione per la messa in stato di accusa di Donald Trump, si registrano manifestazioni a sostegno dell’impeachement per il presidente. Prima del voto, previste sei ore di dibattito alla Camera.

“Trump è colpevole”, oppure “Trump-Putin 2020”: questo si legge su alcuni dei cartelli esposti nel corso di manifestazioni alla vigilia del voto sull’impeachement per Trump. La votazione sarà preceduta da sei ore di dibattito alla camera. La “road map” decisa dai democratici è dunque questa: discussione e poi il voto.

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Entra nella sua fase più calda la procedura di messa in stato di accusa per il presidente degli Stati Uniti. L’accusa nei suoi confronti è grave: abuso di potere. Donald Trump ed altri personaggi del suo entourage avrebbero fatto pressioni su alcuni rappresentanti politici di paesi stranieri – tra cui l’Ucraina – per avviare inchieste nei confronti di Joe Biden, ex vicepresidente con Barack Obama e candidato democratico per il 2020. Obbiettivo, screditarne l’immagine.

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Una accusa pesante, che Trump ha sempre respinto al mittente. Ma che una serie di testimonianze hanno reso attendibile. E quindi, ora si vota: le procedure inizieranno alle 16 circa, orario della West Coast. Prima la discussione, poi la votazione su due articoli.  A votare a favore dovrebbero essere tutti i democratici, che hanno la maggioranza alla Camera. Potrebbero votare “si” anche alcuni repubblicani. Poi c’è il caso del deputato Jeff Van Drew, del New Jersey, che pur di non votare a favore dell’impeachement ha annunciato il suo passaggio ai repubblicani.

Nella giornata di ieri Trump ha inviato una lettera alla presidente della Camera, la democratica Nancy Pelosi: con un linguaggio informale e diretto ha chiesto di annullare la procedura. Secca la risposta della donna: “Lettera ridicola e nauseante”Nel caso di voto favorevole, Trump sarebbe il terzo presidente ad essere messo in stato di accusa. Prima di lui Bill Clinton e Richard Nixon, che però si dimise prima del voto alla Camera.

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