Le parole del premier Giuseppe Conte alla presentazione del Piano di Innovazione del governo. “Vogliamo fare dell’Italia una vera smart nation”, il Green New Deal non può essere realizzato senza l’innovazione tecnologica”. In platea, ad ascoltarlo, anche Beppe Grillo e Davide Casaleggio.
Vogliamo realizzare al più presto un’identità digitale, vogliamo correre; e vogliamo uno sviluppo tecnologico anche etico”. Così parla il premier Giuseppe Conte alla presentazione del Piano di Innovazione del governo. “Dobbiamo avanzare a passi sempre più spediti nella automazione e nella intelligenza artificiale per poter esprimere il primato che abbiamo in tanti campi, a cominciare da quello culturale” aggiunge Conte.
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“L’economia sommersa ci ferisce tutti – Ha detto Conte – in ballo ci sono 80-100 miliardi e se venisse alla luce potremmo pagare meno tasse: il 20, il 30, fino al 50% in meno”. “Vogliamo offrire un ventaglio di possibilità ai cittadini e alle imprese per poter fare pagamenti elettronici. Se ci abitueremo, sarà naturale andare verso questi mezzi di pagamento” – ha aggiunto il presidente del Consiglio. “Senza – precisa – obiettivi punitivi, anche se un segnale è stato dato ma non è vero che vogliamo arricchire alcuni comparti dei servizi finanziari”. E poi aggiunge: “Ridurre la burocrazia è il volano per far decollare la crescita economica. Non so se sarà il 2 o il 3, qualcuno dice il 5% in più del Pil, che tanto ci angustia, visto che non cresce come vorremmo”.
I principi cardine del piano d’azione “2025”, il documento programmatico che il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la digitalizzazione Paola Pisano ha presentato ieri.
Pisano: “la strategia “2025” è composta da venti azioni di innovazione e digitalizzazione che rispondono a tre “sfide” principali. Si parte dalla creazione di una società digitale, con tre obiettivi da perseguire: l’accesso online ai servizi della Pubblica Amministrazione da parte di cittadini e imprese; la digitalizzazione del settore privato trainata dal settore Pubblico; la valorizzazione del patrimonio informativo pubblico e l’incentivo all’utilizzo e alla condivisione dei dati da parte delle amministrazioni e dei privati. Questa prima sfida passa per alcune azioni chiave: il rilancio dell’identità digitale, il domicilio digitale per tutti, fino al lancio di IO, l’app per i servizi pubblici, che permette a chiunque di interfacciarsi attraverso un unico canale.
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“La seconda sfida punta alla costruzione di un Paese innovativo – prosegue Pisano – in grado di produrre tecnologia e innovazione Made in Italy e di sfruttare questa innovazione per il rilancio dei settori produttivi tradizionali del nostro Paese. Gli obiettivi: promuovere cambiamenti strutturali che agevolano e accelerano l’innovazione nell’ecosistema. Aumentare il potenziale innovativo delle città e dei territori. Realizzare infrastrutture tecnologiche per l’Italia capillari, affidabili, innovative e green. Tra le azioni chiave a supporto di questa sfida: la costruzione di “infrastrutture digitali” all’avanguardia, l’istituzione del “diritto a innovare” per favorire la nascita di startup, la promozione di soluzioni di Intelligenza Artificiale, la creazione di hub e “borghi del futuro”, dove creare ecosistemi locali per favorire lo sviluppo dell’innovazione. La terza sfida, infine, riguarda uno sviluppo inclusivo e sostenibile”