Papa Francesco racconta davanti a settemila fedeli l’importanza del Presepe. “Il Vangelo è vivo”.
Papa Francesco dedica l’ultima udienza prima del Natale all’importanza del Presepe: “Il presepe è più che mai attuale, mentre ogni giorno si fabbricano nel mondo tante armi e tante immagini violente, che entrano negli occhi e nel cuore – ha detto -. Il Presepe è invece un’immagine artigianale di pace. Per questo è un Vangelo vivo”.
Il Presepe è un racconto senza tempo, dove si succedono scene di vita quotidiana: i pastori con le pecore, i mugnai, i fabbri che battono il ferro. In esso troviamo il mondo del lavoro e la fatica umana e questo, spiega Bergoglio è perché Dio è presente nella “nostra vita concreta. Fare il presepe è quindi “celebrare la vicinanza di Dio”.
Durante le festività natalizie, per papa Francesco è importante fare un piccolo presepe a casa, per ricordare che “Dio è venuto da noi, ci accompagna, e quindi nella vita di tutti i giorni, non siamo più soli”. E anche se un presepe “non cambia magicamente le cose ma, se Lo accogliamo, ogni cosa può cambiare. Vi auguro allora che fare il presepe sia l’occasione per invitare Gesù nella vita. Quando noi facciamo il presepe a casa, è come aprire la porta e dire: “Entra, Gesù!”, è fare concreta questa vicinanza, questo invito a Gesù perché venga nella nostra vita. Perché se Lui abita la nostra vita, la vita rinasce. E se la vita rinasce, Ed è davvero Natale”.
Bergoglio racconta di essersi recato a Greccio, dove San Francesco ha realizzato il primo Presepe della storia. Quella del Presepe è una storia lunghissima, che ha bisogno di essere perpetrata da tutti gli uomini, nella consapevolezza che Dio non è invisibile, ma attraverso piccoli gesti si manifesta in Terra. Dio, infatti, “non è un giudice distaccato o un signore lontano”, al contrario è “Amore umile, disceso fino a noi”.
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In particolare il Bambinello con le braccia aperte ci ricorda che “Dio è venuto ad abbracciare la nostra umanità”. Insieme a Gesù, Maria e Giuseppe formano la Sacra Famiglia, con la quale ogni cristiano può parlare e fare un bilancio dell’anno passato. Osservare il Presepe è poi un “invito alla contemplazione”: “Solo se lasciamo fuori casa il frastuono del mondo – dice Bergoglio – ci apriamo all’ascolto di Dio, che parla nel silenzio”.
Bergoglio ha poi ricordato quanto sia difficile il lavoro di mamma: “Il Presepe – conclude il papa – è attuale, è l’attualità di ogni famiglia. Ieri mi hanno regalato un’immaginetta di un presepe speciale, piccolina, che si chiamava: “Lasciamo riposare mamma”. C’era la Madonna addormentata e Giuseppe con il Bambinello lì, che lo faceva addormentare. Quanti di voi dovete dividere la notte fra marito e moglie per il bambino o la bambina che piange, piange, piange… “Lasciate riposare mamma”; la tenerezza di una famiglia, di un matrimonio”.
“Buon Natale e ringrazio quanti in questi giorni, da tante parti del mondo, mi hanno inviato messaggi augurali per il 50/o di sacerdozio e per il compleanno. Grazie soprattutto per il dono della preghiera.
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