Panettone e pandoro sono due tra i dolci natalizi più amati in Italia: dalle origini e alle differenze nutrizionali
Natale si avvicina e panettone e pandoro sfilano di nuovo sulle nostre tavole, contendendosi il premio del più buono, ma la supremazia è davvero difficile da stabilire.
I due dolci, tipici del Nord Italia, sono molto amati in tutta la penisola, e non solo: al di là del gusto personale, entrambi rappresentano due tra le migliori eccellenze gastronomiche italiane, e sono conosciuti in tutto il mondo. Ma quali sono le loro origini e quali le differenze tra panettone e pandoro?
Il panettone o anticamente “Pan del Toni”, dolce tipico natalizio milanese, secondo un delle leggende, nasce in seno al “romanticismo”.
Infatti si dice che ci fosse un tale Toni, un fornaio in crisi, la cui figlia Adalgisa era oggetto del folle amore del nobile falconiere Ughetto.
Ughetto, per poter conquistare la ragazza, si sarebbe finto garzone al panificio e, una volta assunto, avrebbe ideato il tipico pane dolce con uvetta e frutta secca.
Il dolce salvò Toni dal fallimento del forno e segnò l’inizio ufficiale della storia d’amore tra i due giovani.
A prescindere da quale sia la vera storia legata al panettone, il dolce si diffuse rapidamente in Italia, divenendo una delle ricette più tipiche del periodo natalizio.
Il pandoro è il tipico dolce di natale veronese, le cui origini non sono più definite di quelle del panettone.
Anche se la nascita del pandoro si fa risalire all’epoca degli antichi romani, è la Venezia del XIII secolo che dà ufficialmente i natali al primo “pane de oro”, così chiamato con ogni probabilità perché accompagnato nel piatto con foglie d’oro zecchino, come da tradizione dei nobili dell’epoca.
L’attuale pandoro di Verona sarebbe però, secondo alcuni studiosi, l’evoluzione del “nadalin“, tipico dolce veronese diffusosi intorno al 1200, mentre per altri, con la sua consistenza morbida e la forma a stella sarebbe arrivato in Italia da Vienna, derivato dell’impasto delle brioches preparate per gli Asburgo.
Dal punto di vista storico, tuttavia, la nascita ufficiale del pandoro va fatta risalire al 1894, l’anno in cui Domenico Melegatti brevettò il classico pane dolce a forma di stella, tuttora molto amato da grandi e piccini in tutta Italia.
Se il panettone è caratterizzato dalla crosticina superficiale ed è farcito con uvetta, canditi o cioccolata a seconda dei gusti, il pandoro ha una forma stellata, una consistenza morbida e un gustoso aroma di vaniglia. Due forme e due gusti diversi per un trionfo di sapori, e solitamente ciascuno ha il suo preferito.
Considerando invece i valori nutrizionali, panettone e pandoro non sono molto diversi perché gli ingredienti di non variano di molto. Grassi e zuccheri, apportati da burro e uova in particolare, sono quasi equivalenti, e le calorie variano dalle 260 del panettone alle 280 del pandoro.
Appurato questo, è buona cosa non eccedere con le dosi: stando agli esperti, la porzione più corretta è di 80 grammi e da consumare lontano dai pasti; insomma, due dolci non esattamente dietetici.
Ma a Natale siamo tutti più.. dolci, ed è ammesso almeno in questa occasione di festeggiare con un po’ di zucchero in più!
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