Si era sentito male domenica in campo durante il match del campionato di serie C Silver contro il Torre Boldone. Soccorso, è stato trasportato in ospedale dove è deceduto nella giornata di lunedì.
Giocatore in forza all’Osl Garbagnate, 37 anni, il cestista sembrava essersi ripreso, ma ieri il suo cuore ha cessato di battere. Allegri era era uno dei giocatori più conosciuti e apprezzati in Lombardia, soprannominato per la sua stazza “Koeman”, come il difensore della nazionale olandese.
Il presidente della squadra: “Per me era come un figlio, l’ho visto nascere. Immaginate il dolore che provo”, ha dichiarato Enzo Marrapodi.
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Diego Marturano, addetto stampa della Imo Robur Saronno, lo ha ricordato con meravigliose parole: “Chi ama il basket non può non conoscere Alessio Allegri, il più forte giocatore minors degli ultimi vent’anni – ha scritto – Uno che prima faceva il calciatore e poi ha capito che la palla arancione sarebbe stata per sempre la sua amante perfetta. Perché Koeman, come lo chiamavano e lo conoscevano tutti, la infilava sempre nel canestro. E non è un modo di dire: sempre, nel suo caso, è sempre. Lui sarà per sempre IL basket a Garbagnate.
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Autore di prestazioni al limite dell’impossibile, una carriera da venti punti di media, ha sempre messo da parte le sirene che lo avrebbero voluto in altre squadre, in altre categorie, per essere una bandiera, un esempio per i giovani che allenava, un moderno eroe per tifosi romantici. E ce l’ha fatta: per sempre sarà ricordato non solo per il campione che era, ma soprattutto per la persona che era”.