Manovra, Salvini avverte: “Pronti a fare ricorso alla Consulta”

L’ex ministro dell’Interno va all’attacco sulla Legge di Bilancio: “Tempi, modi e contenuti meritevoli di ricorso alla Corte costituzionale”. E aggiunge: “La Lega non resterà di certo a guardare”

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“E’una manovra blindata, che frega tutto e frega tutti. La Lega non può stare ferma, faremo ricorso alla Corte costituzionale per i contenuti e per i tempi”. Matteo Salvini torna all’attacco del governo giallorosso sulla Legge di Bilancio, giudicata “colma di tasse senza dare uno sguardo agli investimenti”.

Al leader leghista non sono andate giù le imposte sulla plastica e sulle auto aziendali. Motivo per il quale, dopo la lunga battaglia parlamentare e i voti di fiducia, l’ex ministro confida in una nuova crepa all’interno dell’esecutivo. La posizione critica di Italia Viva – che sui contenuti ha più volte mostrato perplessità – potrebbe favorire la mossa del Carroccio.

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Il governo Conte eviterebbe volentieri lo scontro con la Consulta

Dopo le parole di Salvini, la Lega si compatta e fa fronte comune. Borghi segue la linea del leader. “E’ingiustificato – ha spiegato – che una manovra passi in Parlamento con questo metodo. Inaccettabile che uno dei due rami non possa dire la sua sulla legge in questione. Parliamo del futuro del paese, eppure si ignora il parere dei deputati. Ce ne sono 630 arrabbiatissimi”.

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La mossa del primo partito italiano alle ultime Europee rischia di aprire nuovi scenari. Il Governo eviterebbe ben volentieri uno scontro con la Consulta, dati i precedenti più recenti, che parlano di frizioni all’interno della maggioranza proprio sullo spinoso tema delle tasse. I vari appelli all’unità di Giuseppe Conte e del segretario dem Zingaretti rischiano di essere messi a rischio dopo un ricorso comunque politicamente rilevante.

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