Il garante del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, è ora a Roma a seguito delle ultime tensioni interne al partito. Si è concesso ai giornalisti, e ha parlato in merito alle Sardine, all’accordo con il Pd, e all’addio di alcuni parlamentari pentastellati.
Beppe Grillo è tornato a Roma, pronto a trovare una soluzione alle ultime tensioni intestine al Movimento 5 Stelle. Questo soprattutto a seguito degli ultimi sviluppi che hanno portato alcuni parlamentari pentastellati a dimettersi, per cercare un approdo in altri porti di partito.
Del resto, dopo l’addio di ben tre parlamentari (in trattativa con la Lega), e l’astensione di quattro senatori sulla manovra di Bilancio, Grillo sarebbe perciò tornato apposta per ricompattare un movimento che, almeno al momento, si sta crepando dall’interno.
Tra le dichiarazioni “rubate” a Grillo, quelle più scottanti riguardano i tre fuggitivi che rivolgono gli occhi verso il partito di Salvini. In merito a questa precaria situazione, il garante ha così risposto: “I fuoriusciti dal M5s? Io non riesco a convincere nessuno, se una persona cambia idea lo può fare. Non sono qui per rasserenare nessuno, sono qui per conoscere. Tanta gente non l’ho mai vista nè conosciuta”.
Poi, si sofferma anche sul movimento delle Sardine: “C’è da tenerle d’occhio. Che non si facciano mettere il cappello da nessuno. È una cosa interessante, sono un movimento salutare“. Anche se poco più tardi, tuttavia, definisce gli appartenenti al gruppo con una metafora poco fortunata: “È un movimento che ha capito che in Italia ci sono troppi che vivono come rugbisti nel fango, sporchi e violenti, e loro vogliono fare i tennisti“.
In occasione di un’assemblea al Senato, Beppe Grillo ha avuto inoltre occasione di incontrare alcuni senatori del M5S, ai quali ha rivolto parole ottimistiche di incoraggiamento in merito alla coalizione con il Pd. “Siamo al governo ora. Dobbiamo portare il Pd sui nostri temi, è questo che dobbiamo fare. Per fare le cose serve tempo e pazienza”, afferma il garante davanti ai suoi.
Oltre a ciò, si è lasciato sfuggire infine qualche parola poco piacevole nei confronti dei cronisti, mentre questi lo scrutavano durante il veloce incontro, con saluto e stretta di mano, avvenuto con il premier Giuseppe Conte. “Siete pieni di virus, pieni di batteri, con questi microfoni….”, ha esordito verso i giornalisti. Con savoir-faire, insomma, tipicamente “grillino”.
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