Il comunicato diffuso dalla compagnia americana precisa che i dipendenti coinvolti nella produzione del velivolo “continueranno il lavoro collegato al 737 o saranno assegnati temporaneamente ad altri incarichi”.
La Boeing ha annunciato la sospensione a gennaio della produzione del suo aereo 737 Max, interdetto a marzo nei cieli di tutto il mondo dopo due gravi incidenti aerei in Indonesia ed Etiopia con oltre 300 morti. Il provvedimento non comporta licenziamenti
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Il comunicato diffuso dalla compagnia americana precisa che i dipendenti coinvolti nella produzione del velivolo “continueranno il lavoro collegato al 737 o saranno assegnati temporaneamente ad altri incarichi”.
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La Boeing aveva continuato a produrre i 737 Max nel suo stabilimento di Seattle. Al momento, spiega il comunicato, vi sono 400 di questi aerei in stock. La sospensione della produzione arriva ma non sono ancora arrivate le autorizzazioni delle autorità competenti per permettere ai 737 Max di tornare in servizio.
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