Dei 186 mila italiani che si sono trasferiti all’estero, 3 su 4 sono istruiti. In totale il numero sale a 816 mila. Il calo degli immigrati nel nostro paese provenienti dal continente africano nel 2018 è pari al -17%
Nel 2018 le emigrazioni sono state 157 mila, in aumento dell’1,2% sul 2017. Il totale degli italiani che si sono trasferiti all’estero negli ultimi 10 anni sale a 816 mila. Sono i dati dell’ultimo rapporto Istat, che evidenzia anche come l’immigrazione proveniente dall’Africa sia in calo del 17%.
L’identikit degli emigrati conferma che si tratta mediamente di una “fuga di cervelli”. Considerando il livello di istruzione posseduto al momento della partenza, più della metà dei cittadini italiani che si sono trasferiti all’estero (53%) è in possesso di un titolo di studio medio-alto tra diplomati e laureati. Tre su quattro del totale riguardano cittadini italiani.
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Le immigrazioni nel 2018 sono state invece 332 mila, per la prima volta in calo rispetto all’anno precedente (-3,2%), dopo i costanti incrementi registrati tra 2014 e 2017. Più di 5 su 6 riguardano cittadini stranieri (286 mila persone pari all’86% del totale) e risultano in calo del 5,2%. L’andamento dei flussi migratori in ingresso nell’ultimo decennio segnano un calo generale delle immigrazioni per tutti i paesi esteri, ma soprattutto per gli immigrati provenienti dal continente africano (-17%).
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Si sono registrati invece, all’interno dell’Italia stessa, 1 milione 358 mila trasferimenti (+1,8%). Circa 117 mila sono i trasferimenti di residenza dal Mezzogiorno al Centro-Nord. Nel 2018, Sicilia e Campania perdono oltre 8.500 residenti italiani laureati di 25 anni e più per trasferimenti verso altre regioni, principalmente del Nord.