FB, un furto d’auto e accade l’incredibile: 29 mila persone sono a rischio

Richard Ramirez is taken into the Men's Central Jail after his capture on August 31, 1985. At top left is Frank Salerno, a Los Angeles Sheriff's Department lead Detective. Deputy Steve Gutierrez is at Ramirez' right and Deputy Bobby Harris is bottom right. Sgt. Leroy Orozco is behind Ramirez. "Ramirez never showed any remorse for what he had done," Salerno said. "He wanted to be known as the greatest serial killer that ever lived." ///ADDITIONAL INFORMATION: NightStalker.0610 - 6/8/16 - BILL ALKOFER, STAFF PHOTOGRAPHER - Revisiting the day of the capture of the Night Stalker
Un “normale” furto in un’auto mette in pericolo informazioni riservate di 29mila dipendenti dell’azienda di Mark Zuckerberg. Nomi, indirizzi e numeri di conti bancari.
Dati personali sottratti a Facebook. Ma questa volta non si tratta di quelli degli utenti del social network: a subire il danno questa volta sono i dipendenti dell’azienda di Mark Zuckerberg. La storia è questa: uno dei responsabili dei pagamenti della multinazionale che ha sede a Menlo Park, in California, lascia una valigetta all’interno della sua automobile. Nella valigetta, insieme ad altri oggetti, un hard disk.
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Uno o più ladri scassinano la macchina e rubano la valigetta. Con tutto quello che c’era dentro. Il problema è che in quell’hard disk c’erano informazioni riservate di circa 29mila dipendenti di Facebook. In particolare le coordinate bancarie: ma non solo. Nomi, indirizzi ed altre informazioni riservate. Al momento, almeno a quanto dichiarano i portavoce dell’azienda, nessuno sta usando queste informazioni in modo illecito: “Non abbiamo notato alcuna prova di abuso di quelle informazioni e crediamo che si trattasse di una semplice infrazione e non di un tentativo di sottrarre le informazioni dei nostri dipendenti” dice l’azienda in una nota.
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Ma il timore resta. I dipendenti sono stati avvisati via mail quasi subito, e Facebook sta collaborando alle indagini. Il responsabile dei pagamenti che ha subito il furto sarà oggetto di provvedimenti disciplinari: non avrebbe dovuto portare quei dati all’esterno della sede dell’azienda. Il problema della fuga di notizie, che tanti guai ha causato a Facebook per quel che riguarda gli utenti, si ripresenta: questa volta, però, non si tratta di crimini telematici. Ma di un banale furto in auto.