A investire i due ciclisti è stato un uomo di 40 anni, che non li avrebbe visti a causa del sole in faccia.
Una vera e propria tragedia è avvenuta nel tardo pomeriggio in Lombardia. Il luogo del misfatto è la strada che conduce da Pontevico fino a Verolanuova, all’altezza del cimitero. Sono infatti morte due persone, entrambe sulla 60ina di anni e investite da un automobilista durante un giro in bicicletta. La tragedia si è consumata in pochi minuti, visto che entrambi i ciclisti sono morti sul colpo. A nulla sono serviti i tentativi da parte dei soccorritori di prestare aiuto e di cercare di restituire i sensi alle due vittime.
I due ciclisti vittime di questo incidente sono stati investiti da un automobilista di 40 anni, quando ancora la luce del giorno era ben viva. E proprio la suddetta luce ha messo in difficoltà l’autore dell’investimento, a giudicare dal suo primo tentativo di difendersi. È infatti stato lui, dopo l’impatto che è stato particolarmente duro, a chiamare un’ambulanza che non ha però potuto effettuare alcun intervento. E così, dopo l’arrivo delle forze dell’ordine, l’automobilista ha confessato che lo schianto è stato per gran parte causato dalla luce del sole che lo avrebbe accecato. Da qui il fatto di non essere riuscito a vedere i due ciclisti che venivano nella direzione opposta alla sua.
Leggi anche -> Finisce con il furgone contro un albero: muore a 24 anni Lorenzo Giralico
Gli inquirenti stanno cercando di capire se l’impatto è avvenuto a causa del fatto che i ciclisti e l’automobile viaggiavano sulla stessa corsia. Da qui sarà necessario ricostruire chi tra le vittime e l’autore dello schianto ha invaso la corsia dell’altro. In ogni caso, ad aggravare la posizione dell’automobilista c’è un problema legato al suo tasso alcolemico. Dopo l’alcol test, infatti, è stato riscontrato un tasso di alcol nel sangue tre volte superiore al consentito. L’arresto è stato dunque inevitabile per l’autore dell’investimento che ha causato la morte dei due ciclisti.
