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Cronaca

Piazza Navona rimane senza Natale, sequestrate le tipiche bancarelle

Non c’è pace per lo storico Natale Capitolino di Piazza Navona. La polizia ha sequestrato alcune bancarelle. Codacons: “Roma è l’unica Capitale europea priva di un mercatino di Natale tipico della festività”.

Numerose le irregolarità delle bancarelle di Piazza Navona: cavi e centraline scoperti, assenza di vie di fuga in caso di urgenze, prodotti privi di marchio CE e, quindi, potenzialmente dannosi per i consumatori. E ancora allacci alla rete elettrica irregolari e violazioni della normativa sulla sicurezza, con gravi rischi per i lavoratori ed i visitatori. Denunciato anche il responsabile tecnico che ne aveva certificato la regolarità.

Sono così state sequestrate numerose bancarelle. Il sequestro potrebbe portare ad annullare lo storico appuntamento dell’Epifania della Capitale. I titolari dei banchi sequestrati ora potranno fare ricorso e, soprattutto, riuscire a mettere a norma gli impianti di sicurezza della manifestazione, ottenendo il dissequestro.

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Gli accertamenti sono stati effettuati su 32 banchi. I vigili urbani, inoltre, hanno anche riscontrato più di un illecito su dieci attività. In particolare, è stato rilevato il mancato rispetto della normativa europea sull’omologazione di 600 giocattoli, posti sotto sequestro, utilizzati come premi in alcuni banchi di spettacolo viaggiante.

Anche la struttura al centro della piazza è risultata priva di certificato di prevenzione incendi e sprovvista di estintori: per questo è stata denunciata la titolare, una donna italiana di 55 anni. Le sanzioni del caso sono di circa 30 mila euro.

“Il Coordinamento Romano della UGL Polizia Locale esprime il proprio plauso agli oltre 100 agenti intervenuti nel controllo della storica manifestazione Natalizia delle bancarelle di Piazza Navona – scrive in una nota il Coordinatore Romano UGL Marco Milani-. L’avere appreso come, i caschi bianchi intervenuti si siano visti costretti a chiudere temporaneamente  la manifestazione per mancanza de requisiti di sicurezza, oltre ai numerosi sequestri di merce posta in vendita perché sprovvista del marchio CEE, evidenzia ancora una volta l’impegno di un Corpo, che quotidianamente contrasta le irregolarità commerciali che troppo spesso mettono a repentaglio la sicurezza e la  salute di cittadini e consumatori, finanche purtroppo, nelle maggiori e storiche piazze romane”.

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La storia delle bancarelle di Piazza Navona sembra così non avere fine. Con l’amministrazione Cinque Stelle, a novembre 2018, le postazioni sulla Piazza sono state assegnate in via definitiva per nove anni. Tuttavia, la metà delle bancarelle sono finite nuovamente sotto la gestione della famiglia Tredicine, commercianti ambulanti storici della Capitale.

L’edizione della festa di Natale in corso ha registrato numerose falle, dai costi elevati al piano sicurezza non conferme. Sono così stati numerosi i commercianti che hanno disertato la manifestazione.

Commento critico da Codacons: “Roma è l’unica Capitale europea priva di un mercatino di Natale tipico della festività”.

“La situazione di Piazza Navona rappresenta un danno d’immagine enorme per Roma – spiega il presidente Carlo Rienzi -. Ogni Capitale europea in questo periodo dell’anno offre a cittadini e turisti mercatini tipici dove acquistare prodotti locali e tipici della tradizione natalizia, punti di aggregazione e di svago di cui tuttavia Roma è quest’anno totalmente priva. Una assenza che danneggia sia i cittadini romani, che ogni anno si ritrovavano a visitare le bancarelle di Piazza Navona, sia il turismo, regalando un’immagine spenta e degradata della città agli occhi del mondo”.

“Ci chiediamo – conclude Rienzi – a questo punto se sia ancora adeguato inserire il centro storico di Roma tra i siti patrimonio dell’Unesco, considerato l’inesorabile declino della città, che non si arresta nemmeno a Natale”.

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