A carico dell’uomo sono stati ipotizzati i reati di sequestro di persona, violenza sessuale, minaccia aggravata e lesioni aggravate.
Quando il social smette di essere strumento di istigazione alla violenza, al suicidio, al bullismo, e diventa veicolo per denunciare un abuso e fare arrestare Il carnefice.
E’ stato messo agli arresti domiciliari per disposizione del gip un trentenne di origini umbre accusato – in base a un’indagine dei carabinieri di Valfabbrica – di avere causato lesioni alla propria ragazza che aveva poi pubblicato su Facebook foto con il volto tumefatto e gli occhi gonfi.
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A carico dell’uomo sono stati ipotizzati i reati di sequestro di persona, violenza sessuale, minaccia aggravata e lesioni aggravate. Gli è stato anche applicato il braccialetto elettronico.