Dramma a Catania, una mamma tenta di uccidere il figlio disabile, affetto da tetraparesi spastica e ritardo mentale. La giovane badante riesce a sventare l’omicidio. Ora è in comunità terapeutica.
Dramma a Catania, una mamma tenta di uccidere il figlio disabile, affetto da tetraparesi spastica e ritardo mentale. La donna, di 54 anni, ha progettato di eliminare il figlio di 20 anni con un mezzo rudimentale. Ha infatti cercato di fargli ingerire l’intero contenuto di un flacone di gocce di un sedativo.
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In aggiunta a questo tentativo, ha anche cercato di soffocarlo, riempiendogli la bocca con della carta assorbente inzuppata di profumo. Gesti dettati forse dalla disperazione di una mamma stressata o stanca.
A sventare il piano, fortunatamente, è stata la badante del giovane, che evidentemente non lo perdeva mai di vista. La mamma del ragazzo disabile è stata arrestata per tentativo di omicidio da carabinieri del comando provinciale di Catania. E’ agli arresti domiciliari su disposizione del Gip, ospite di una comunità terapeutica, assistita su richiesta della Procura.
Solo qualche giorno fa un’altra tragedia della disperazione si era avuta ad Orbassano, alle porte di Torino. Qui la mamma ha ucciso effettivamente la figlia disabile. Poco prima delle 9 i Carabinieri erano intervenuti in un’abitazione di via Gramsci 36/3, dove la madre di 85 anni aveva colpito diverse volte la figlia disabile 44enne alla testa con un martello, fino ad ucciderla. La vittima era disabile fin dalla nascita: l’ipotesi al vaglio degli inquirenti è che l’85 enne abbia ucciso la figlia per porre fine alle sue sofferenze. Anche questa mamma, che pare avesse assunto dei farmaci, è stata ricoverata all’ ospedale di Orbassano.
Si tratta di casi in cui i familiari sono lasciati soli a sopportare il peso psicologico di ua situazione angosciante. Fortunatamente nel caso di stamattina la presenza della badante attenta è riuscita ad evitare il peggio. La 54enne di Catania potrà così essere aiutata in una struttura adeguata alle sue problematiche.