Erdogan vuole il Mediterraneo: intesa con la Libia e sfida ai contractor russi

Il primo atto della crisi scatenata da Erdogan è stata la firma di un Memorandum d’intesa con il governo di Serraj – riconosciuto dalla comunità internazionale – per lo sfruttamento delle risorse marittime. Preoccupata la Grecia.

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Turchia: Erdogan vuole il Mediterraneo

Un accordo – l’intesa con la Libia – condannato da von der Leyen e che per la Grecia “è una minaccia per la stabilità regionale”. Tripoli sorride alla Turchia perché Erdogan è il suo principale alleato militare, specie ora che Haftar ha a disposizione forze speciali del Wagner Group, esercito privato russo.

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E la soluzione diplomatica della crisi è sempre più lontana. Nell’arco degli ultimi 14 giorni, la Turchia ha lanciato una vera e propria offensiva sul Mediterraneo. L’attacco è prima di tutto diplomatico, ma nelle parole del presidente turco Recep Tayyip Erdogan potrebbe anche trasformarsi in un intervento militare a fianco del governo di Tripoli, se necessario.

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Una risposta alla Russia, che ha messo a disposizione di Haftar, uomo forte della Cirenaica, le forze speciali del Wagner Group, esercito privato russo che il Cremlino usa spesso in operazioni particolarmente delicate. A innescare questa crisi è stata l’ambizione turca di diventare la prima potenza del Mediterraneo. E Ankara sta cercando di sfruttare il fatto che il conflitto libico somiglia sempre di più a quello siriano, perché alla guerra civile si sommano interessi regionali, dentro e fuori il bacino del Mediterraneo.

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