Luigi Di Maio
I lavori sul tanto chiacchierato Mes, il meccanismo europeo di stabilità, sono ancora in corso: il Movimento 5 Stelle è rimane in stallo per via di alcune tensioni interne, e ne compromette temporaneamente il via libera.
Procedono ancora a tempi stretti i lavori dedicati al Mes, il Fondo Salva Stati tanto duramente contestato dal Carroccio e, almeno per il momento, poco allettante pure per una buona fetta dei membri del Movimento 5 Stelle. Secondo quanto riportato da alcune fonti di maggioranza, infatti, sembrerebbero persistere alcune tensioni interne al movimento, per le quali i grillini non riuscirebbero a trovare un comune accordo.
Sempre secondo quanto comunicato dalle fonti, sarebbe stato comunque proposto un testo ma mancherebbe ancora l’ok definitivo di maggioranza. Le incomprensioni dei 5 Stelle, dunque, farebbero ritardare di qualche ora il via libera sulla risoluzione, che sarà in ogni caso portata domani in aula, in occasione delle comunicazioni del premier Giuseppe Conte in vista del Consiglio Ue.
Le tensioni dei grillini avranno un risvolto definitivo entro la giornata di domani. Le fonti parlamentari di maggioranza, infatti, affermano che “i 5 Stelle faranno un’ultima riunione domani mattina“. Come poi annunciato dagli stessi membri del movimento: “In merito alle indiscrezioni uscite sugli organi di stampa in queste ultime ore, precisiamo che sul Mes stiamo ancora discutendo e ultimando i punti da dirimere nella risoluzione di maggioranza”.
Un lento procedere, questo dei 5 Stelle, nonostante abbiano sempre portato avanti una posizione abbastanza coerente in merito al Mes, fin dall’inizio. Come sottolineato direttamente dai rappresentanti dal Movimento, infatti: “Eravamo contro l’austerità nel 2012 e continuiamo ad esserlo oggi. Per questo non voteremo una riforma del Mes che penalizza l’Italia. Stiamo lavorando affinché vengano apportate tutte le modifiche da noi richieste”.
Le tensioni, tuttavia, non si accendono solamente all’interno del Movimento. Come già annunciato pubblicamente dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, capo politico dei 5 Stelle, non si scenderà a compromessi in questa fase di governo giallorosso, né con il Pd né con la destra.
Sempre sul Mes, non a caso, Di Maio si era già espresso affermando che: “Gli italiani non si meritavano un’estate al cardiopalma col governo fatto cadere da Salvini e la Lega ad agosto. Sul Mes non firmo nulla fino a che non sono certo che l’Italia è sicura al 200%”. Per poi proseguire: “Prima dell’Eurogruppo e dell’Eurosummit di gennaio il parlamento sarà chiamato a valutare a che punto siamo arrivati. Finché il pacchetto non è chiuso, non mette i soldi degli italiani in banca”.
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