Come degli studi dimostrano quali sono gli effetti negativi di dispositivi elettronici sul cervello di bimbi: modificano il cervello, le capacità cognitive come il linguaggio, l’alfabetizzazione, l’attenzione e la velocità di elaborazione.
L’uso di dispositivi elettronici modifica il cervello dei più piccoli: secondo ricerche scientifiche, trascorrere molto tempo davanti a smartphone, tablet, console per videogiochi e simili, altererebbe la conformazione e alcune capacità del cervello dei bimbi.
Lo studio americano
Ad esempio, secondo uno studio, un eccessivo uso di dispositivi elettronici mina l’integrità della sostanza bianca del cervello, che è la parte che regola l’efficienza della comunicazione tra i neuroni e delle capacità cognitive come il linguaggio, l’alfabetizzazione, l’attenzione e la velocità di elaborazione.
A dimostrare gli effetti negativi di questi dispositivi, è stato un team di ricerca composto da scienziati americani, guidati dal professor John S. Sutton, pediatra presso la Division of General and Community Pediatrics del Cincinnati Children’s Hospital Medical Center, Ohio.
Insieme ad altri professori dell’ospedale, hanno condotto la ricerca in squadra con i colleghi dell’Educational Neuroimaging Center – Biomedical Engineering dell’Istituto Israeliano di Tecnologia (Technion) e dell’azienda Medpace Inc.
Sutton e i colleghi hanno effettuato test mirati su 47 bambini, di cui 20 maschi e 27 femmine tra i 3 ed i 5 anni.
leggi anche -> I bimbi e il gattonamento: perché è importante questa fase per lo sviluppo
leggi anche -> Perché mentre parcheggiamo abbassiamo il volume della radio? La scienza risponde
Quali sono gli effetti negativi dei dispositivi elettronici sui bambini secondo uno studio
Una volta analizzati i dati è emerso che i bimbi con punteggi peggiori erano quelli che passavano più tempo davanti agli schermi, con una minore capacità di linguaggio, cognitiva e minore velocità di elaborazione.
Inoltre, l’integrità della sostanza bianca del cervello, che ha il compito di migliorare l’efficienza degli impulsi nervosi, era ridotta.
Le linee guida della Società italiana pediatri
Di recente inoltre, la Società italiana pediatri (SIP) ha stilato alcune linee guida in merito: no a smartphone, tablet e simili ai bimbi al di sotto di 2 anni di età; non più di un’ora al giorno per quelli tra i 2 e i 5 anni; e fino a 2 ore per quelli tra 5 e 8 anni. Divieto assoluto prima dei pasti e prima di andare a dormire.
Un ulteriore studio effettuato dall’American Academy of Pediatrics su 4.500 bambini tra i 9 e i 10 anni ha addirittura rinvenuto un assottigliamento della corteccia cerebrale nei bambini che passano più di 7 ore al giorno davanti uno schermo.
Questi studi, di natura delicata, andranno approfonditi e la tematica affrontata con maggiore attenzione perché si stanno riscontrando sempre più corrispondenze tra l’attività cerebrale e l’uso di dispositivi elettronici in età infantile.