Vendevano biglietti falsi allo Stadio di Torino, 9 arrestati dai carabinieri del Comando provinciale locale, con divieto di dimora e obbligo di firma. Sono bagarini di origine napoletana, trasferiti nella città piemontese.
Vendevano biglietti falsi allo Stadio di Torino, 9 arrestati: facevano parte di una banda che truffava tifosi della Juventus, agganciandoli nel web. Dopo 4 mesi di indagini, i carabinieri di Torino hanno predisposto per loro misure cautelari di divieto di dimora in città e di obbligo di firma. I 9 sono di origine napoletana, trasferiti a Torino per smerciare i biglietti piazzati online. L’accusa è di truffa e utilizzo di pubblici sigilli contraffatti.
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La banda si era organizzata sfruttando il web. In occasione delle partite di campionato e di Champions League della Juventus, adescava i tifosi tramite un sito internet di annunci gratuiti. Qui i biglietti venivano pubblicizzati come veri e propri “affari” ai tifosi ignari. L’acquisto con lo scambio di denaro e biglietti falsi avveniva poi sul posto, presso la stazione ferroviaria o fuori dall’ Allianz Stadium di Torino. Naturalmente, quando i tifosi arrivavano ai tornelli per assistere alla partita, il passaggio veniva loro sbarrato. Scoprivano in quel momento che i biglietti erano in realtà falsi.
Le indagini sono state condotte dal nucleo operativo della compagnia Oltre Dora, ed hanno riguardato le prove della truffa: 24 i biglietti contraffatti venduti, per un valore circa 4mila euro, e 32 i biglietti falsi sequestrati, pronti ad essere messi in commercio.
Per tutelarsi dalle truffe online di vendita di biglietti falsi delle partite del cuore, occorre diffidare delle frasi accattivanti che promettono gli “affari”, su siti non ufficiali. L’ideale è acquistare il biglietto sui siti indicati dalla squadra.
Vendevano biglietti falsi allo Stadio di Torino, 9 arrestati: per la Legge, infatti, il possesso di biglietti taroccati, al di là dello smercio o meno degli stessi, integra il reato di ricettazione, salvo che il falso sia “macroscopico” ossia facilmente distinguibile. Questo significa che se si acquista un biglietto su cui è scritto chiaramente la parola “facsimile”, o in bianco e nero, o di dimensioni del tutto diverse da quello originale, non c’è alcun reato. Infatti un biglietto del genere non è in grado di trarre in inganno i tifosi e le persone in generale. Il falso invece c’è quando la contraffazione è tale da far cadere in errore l’uomo medio. Ed è proprio questo quello che la banda dei truffatori era riuscita a fare.
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