Manduria%2C+niente+carcere+per+la+baby+gang+che+ha+ucciso+un+pensionato
meteoweekcom
/2019/12/06/manduria-carcere-baby-gang-pensionato/amp/
Cronaca

Manduria, niente carcere per la baby gang che ha ucciso un pensionato

Sono undici gli aggressori della baby gang che ha barbaramente ucciso un pensionato di Manduria, Antonio Cosimo Stano: per dieci di loro, però, è stata scampata la pena di carcere minorile.

Per dieci degli undici componenti della baby gang che ha ucciso a Manduria (provincia di Taranto) il pensionato Antonio Cosimo Stano, non è stato confermato il carcere. Il pm Pina Montanaro, capo della Procura per i minorenni, ha infatti chiesto al tribunale la possibilità della misura alternativa della messa in prova, una misura che prevede un percorso guidato attraverso alcuni centri di recupero, comunità e strutture di volontariato.

L’aggressione di Manduria

Vittima degli assalti in stile arancia meccanica era stato il pensionato Antonio Cosimo Stano, pugliese affetto da evidenti problemi psichici e morto per mano dei suoi giovani aguzzini ad aprile 2019. Finito in ospedale dopo essere stato nuovamente preso di mira dalla baby gang che lo insultava e picchiava regolarmente, sottoponendolo a torture e sevizie sia in strada che nella sua abitazione, l’uomo è poi deceduto a causa delle conseguenze scatenate da quei continui maltrattamenti.

Per dieci di quegli aguzzini, quindi, il carcere non sarà previsto. Solo a uno di loro, il minore protagonista di uno dei video degli assalti, è stato chiesto di procedere col giudizio con rito abbreviato. Questo a causa della sua indole, del suo passato violento e per la  “brutalità e crudeltà degli episodi di cui si è macchiato”.

A decidere se accogliere o meno le richieste dell’accusa toccherà ora al Gup Bina Santella, nell’udienza decisiva al momento fissata per il 28 gennaio del 2020. Con buona probabilità, tuttavia, la richiesta di messa alla prova per i minori verrà difficilmente respinta, dato che la stessa istanza era stata presenta nei giorni precedenti anche dai difensori dei giovani imputati.

Il percorso di recupero

Per questi dieci giovani aggressori, le accuse vanno dalla tortura al danneggiamento, dalla violazione di domicilio al sequestro di persona aggravato. In base alla gravità dei fatti, per ognuno di questi ragazzi verrà selezionato e organizzato un percorso di educazione e re-integrazione in società, attraverso le strutture di centri e comunità di recupero, così come di associazioni di volontariato.

Il percorso prevederà lo svolgimento di alcuni tipi di servizi e attività a favore del prossimo, per una prova che, in totale, avrà una data stimata tra i due e i tre anni – a seconda del ragazzo e a seconda del trascorso e delle accuse.

Published by

Recent Posts

  • Sport

Calciomercato: il Torino vuole alzare l’asticella a gennaio

Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…

  • Sport

La Serie A torna a far gola: due attaccanti vogliono tornare

Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…

  • News

Luce e gas, la classifica di Altroconsumo: quali aziende garantiscono il miglior servizio

Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…

  • Spettacolo

Il Paradiso delle Signore anticipazioni, crisi tra Adelaide e Marcello: la scelta della Contessa

Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…

  • News

Pulizia del viso, non commettere questo errore: solo così detergi bene il viso

Quando si parla di detergere il viso sono molti a commettere errori banali che compromettono…

  • Spettacolo

Temptation Island anticipazioni 15 ottobre, finale inaspettato: chi si lascia e chi rimane insieme

Le anticipazioni sulla puntata del 15 ottobre di Temptation Island rivelano diversi colpi di scena:…