Bullismo a scuola, bambino di otto anni torna a casa e si impicca

Preso in giro e picchiato dai suo compagni di scuola, un bambino di otto anni si suicida nella sua cameretta. Dopo tre anni i genitori chiedono la verità sulla tragedia e accusano la scuola.

Dall’Ohio arriva una terribile storia di violenza e bullismo. Gabriel Taye, un bambino di otto anni, si è tolto la vita impiccandosi nella sua stanza nel gennaio 2017, due giorni dopo essere stato picchiato e lasciato senza sensi da tre piccoli bulli nel bagno della Carson Elementary School.

I genitori del piccolo hanno intentato una causa contro l’istituto e il distretto scolastico pubblico di Cincinnati, sostenendo che gli amministratori hanno permesso che si verificassero questi episodi di bullismo, che hanno anche coperto.

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L’aggressione è stato ripreso dalle telecamere di sorveglianza della scuola elementare che i bambini frequentavano, che ha declinato ogni responsabilità. I dirigenti scolastici hanno dichiarato che, fra i loro compiti, non c’è quella di prevenire la violenza fra gli studenti.

Il preside Ruthenia Jackson e il vice preside Jeffrey McKenzie sono anche andati in Tribunale, sperando nell’archiviazione del caso e sostenendo che non era nelle loro possibilità controllare e prevenire quanto accaduto.

Determinante per la causa un filmato in cui di vede il piccolo Gabriel attaccato da tre dei suoi compagni di classe, il 24 gennaio 2017. Le immagini sono sconvolgenti e mostrano il bambino che cammina nel bagno, cade a terra e viene deriso e preso a calci da altri bambini. Il piccolo è rimasto privo di sensi per sette minuti, fino a quando sono intervenuti i funzionari della scuola.

Secondo i genitori della vittima, Cornelia Reynolds e Benyam Taye, gli amministratori scolastici non si sono preoccupati di chiamare i soccorsi tempestivamente, aspettando più di un’ora prima di chiamare la famiglia.

Tornato a casa, il bambino ha vomitato due volte quella notte, spingendo i genitori a portarlo in ospedale, dove i medici hanno riscontrato un problema gastrointerinale. Il giorno dopo, il piccolo è tornato a scuola e, nuovamente, è stato bersaglio dei bulli. Finita la scuola e tornato a casa, il bambino si è tolto la vita.

L’avvocato dei genitori di Gabriel ha affermato: “Il distretto scolastico ancora, tre anni dopo, non ci ha raccontato cosa è successo. Questi genitori non avevano idea di cosa stesse succedendo alla Carson Elementary School”.

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