Prescrizione, Pd-M5S a confronto. Bonafede: “Non voglio si arrivi a crisi”

Le forze di governo si lanciano messaggi a distanza sull’abolizione della prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Marcucci (Pd): “Decide Conte, non le veline del M5S”. Il ministro: “Bisogna dialogare, no a crisi”

“Non voglio rompere con nessuno o provocare una crisi di governo. Ci sono forze politiche con cui si può dialogare meglio su questi temi. Mi rifiuto di pensare che una maggioranza in cui ci sono M5s e Pd possa mettere in crisi un governo sulla prescrizione”. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede prova a spegnere le polemiche sulla cancellazione della prescrizione, tema sentito nel governo.

Fonti del M5S specificano che “con le minacce non si va da nessuna parte. È opportuno, invece, dimostrare chiaramente di essere leali e andare avanti in maniera compatta. Con la riforma della prescrizione si ha la possibilità di mettere la parola fine all’era Berlusconi”. Il Pd – spiegano i pentastellati – sarà chiamato a “fare una scelta per l’interesse dei cittadini”.

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Il Pd invoca Conte: “Decida lui, non le veline del M5S”. E Di Maio apre: “Aperti ad ascoltare proposte”

I dem, però, vogliono che a decidere sia il presidente del Consiglio. “La riforma della prescrizione è nelle mani del Presidente Conte, non certo delle veline del M5S. Serve un intervento correttivo, decida Di Maio se vuole condividerlo con la maggioranza, o lasciare che il Parlamento si esprima liberamente”. Lo ha affermato il presidente dei senatori del Pd, Andrea Marcucci.

Immediata la replica del capo politico pentastellato Luigi Di Maio: “Non si alimentino polemiche inutili nel governo. Ogni proposta sarà ascoltata e sarà meritevole di attenzione. Non è il momento di alzare muri che fanno solo male al paese”.

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