Mes: rinvio deciso dall’Europa. Gualtieri: “confido nella Maggioranza”

L’Eurogruppo rinvia al 2020 la riforma del Mes. E il ministro Gualtieri confida nel consenso e nel buon senso della Maggioranza.

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Gualtieri e Conte

L’Eurogruppo ha raggiunto un “accordo di principio” sulla riforma del Meccanismo Europeo di Stabilità, che “non è stato finalizzato”, ma che richiederà un “lavoro aggiuntivo” all’inizio del 2020 prima di essere firmato. Lo dice il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri,  al termine dell’Eurogruppo a Bruxelles che si è svolto nella notte.

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“Con l’Eurogruppo di oggi – ha spiegato il Ministro- abbiamo raggiunto i tre obiettivi che avevamo: consentire prima della finalizzazione un’espressione del Parlamento italiano, ottenere delle cose su una serie di aspetti, inclusa la subaggregazione dei titoli, ed evitare assolutamente una decisione sull’introduzione di una modifica sul trattamento prudenziale dei titoli di Stato. Questi tre obiettivi sono stati conseguiti e io sono personalmente soddisfatto”.

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Ora Gualtieri confida nell’aiuto della Maggioranza affinchè si possa trovare l’omogeneità necessaria a varare la migliore riforma possibile.

 

“Quello che è importante – dice Gualtieri – è che adesso è possibile anche per il Parlamento italiano esprimersi sulla riforma e questo era l’impegno che avevamo raggiunto a livello di Maggioranza, di non arrivare a delle decisioni definitive”. “Quello raggiunto questa sera – continua il ministro – è un accordo di principio, che verrà finalizzato solo dopo le rispettive procedure nazionali”. Gualtieri si dice “fiducioso che sulla base di quanto emerso oggi dall’Eurogruppo sia possibile raggiungere un consenso all’interno della Maggioranza, perché complessivamente è una condizione migliore di quella di partenza”.

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L’Italia ha infatti ottenuto l’eliminazione del trattamento prudenziale dei titoli di Stato nei bilanci delle banche dalla discussione sull’Edis, lo schema europeo di assicurazione dei depositi. “Sono state respinte – ha spiegato il ministro – tutte le ipotesi di condizionalità del backstop”, cioè il garante di ultima istanza per il Fondo unico di risoluzione. Si tratta di un meccanismo di mutualizzazione delle risorse senza condizionalità – continua – ed è il primo caso a livello europeo”. Per quanto riguarda l’Unione bancaria – ha concluso – è stata una discussione molto lunga e difficile, che si è tradotta nella certezza che dovremo continuare a lavorare su questo tema.

“E’ bene chiarire che il nuovo trattato Mes non prevede in nessun modo alcuna ristrutturazione automatica del debito” – ci tiene a sottolineare Gualtieri.

il Mes

Che cos’è il Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes)

Il Mes, traduzione italiana di European stability mechanism, è un’organizzazione intergovernativa fondata per fornire assistenza finanziaria ai paesi europei che rischiano il default. Ogni stato membro contribuisce al fondo a sua disposizione (da qui l’espressione «fondo salva stati») con una quota proporzionata al suo peso economico, finanziando una dotazione che può arrivare a circa 700 miliardi di euro. È lo stesso meccanismo intervenuto in sostegno di paesi come Cipro, Grecia, Irlanda e Portogallo per evitarne il collasso. L’argomento è ritornato di attualità con il processo di riforma dell’organizzazione, avviato in sede europea nel 2019 con il via libera dei ministri delle Finanze all’Eurogruppo il 13 giugno 2019.

 

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