Parla Mattia Santori, l’ideatore del movimento delle Sardine. E lancia un messaggio “speciale” a Matteo Renzi.
L’ideatore del movimento delle Sardine spiega cosa sia cambiato dopo aver visto Renzi in piazza: “Sono cascate un po’ le finzioni – ha detto – la macchina del marketing commerciale, che ormai purtroppo accompagna la politica, quando la vedi dal vivo, senza filtri, si presenta per quello che è”.
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“A me Renzi piaceva” – dice ancora Mattia – ma mi è bastato vederlo in piazza per cambiare idea e rivalutare, in negativo, l’attuale leader di Italia Viva ed ex presidente del Consiglio. Ospite de L’Assedio, la trasmissione condotta da Daria Bignardi in onda su Nove, Santori si è soffermato sulla figura di Matteo Renzi, con l’intenzione di “sfatare un mito”. Lo spunto nasce da una domanda sulla differenza tra la piazza reale, quella riempita dalle Sardine, e quella virtuale di Facebook. E la differenza, secondo Sartori, sta nel fatto che la piazza reale “non ha filtri”.
Mattia Santori “scarica” Renzi, e ne spiega le ragioni durante un’intervista
“A me Renzi piaceva sul serio – dice – ero uno di quelli affascinato dalla novità”. Che però aggiunge: “Dopo anni che mi piaceva – continua – sono andato a vederlo alla festa dell’Unità dal vivo, aveva questo dibattito per il referendum. E lì mi è cascato, davanti al meccanismo del senza filtro”.
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Proprio una questione di filtro – aggiunge Santori – quando si perde il filtro dei social e della comunicazione politica imbastita in un certo modo si è di fronte a ciò che davvero rappresenta un leader. E spesso è proprio qui che il leader rischia di inciampare e cadere facilmente. In sostanza: Sartori ha perso la fiducia in Renzi per “mancanza di empatia”.