Sono oltre 12 milioni le persone a rischio povertà in Italia. le regioni più povere nel Mezzogiorno. Lo indicano i dati l’Istat.
Nel 2018, il 20,3% delle persone che vivono in Italia sono risultate a rischio di povertà. Ovvero, oltre 12 milioni con un reddito netto equivalente all’anno precedente, senza componenti figurative e in natura, inferiore a 10.106 euro, 842 euro al mese. Questo valore, spiega l’Istat, è immutato rispetto al 2017.
L’8,5%, invece, in diminuzione rispetti al 10,1% del 2017, si trova in condizione di grave deprivazione materiale, mostra cioè almeno quattro dei nove segnali di deprivazione previsti. Ciò significa che 5 milioni di individui vivono in una condizione di povertà assoluta.
Le famiglie in condizioni di povertà relativa, invece, sono poco meno di tre milioni: L’11,3%, infatti, (in lieve diminuzione rispetto all’11,8% del 2017) vive in famiglie a bassa intensità di lavoro, con componenti tra i 18 e i 59 anni che nell’anno di riferimento del reddito hanno lavorato meno di un quinto del tempo.
Complessivamente la popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale che include coloro che si trovano in almeno una delle suddette tre condizioni, è pari al 27,3% (in diminuzione rispetto al 28,9% del 2017).
Leggi anche: Reddito di cittadinanza agli immigrati, arriva il via libera
Leggi anche: Manovra economica 2021: stangata in arrivo per chi guida
L’incidenza delle famiglie in povertà assoluta si conferma notevolmente superiore nel Mezzogiorno (9,6% nel Sud e 10,8% nelle Isole) rispetto alle altre ripartizioni (6,1% nel Nord-Ovest e 5,3% nel Nord-est e del Centro), in particolari nelle regioni di Calabria, Campania e Sicilia.