Concessa la grazia a Umberto Bossi dal Presidente Mattarella. Il senatore doveva scontare un anno di carcere per aver dato del “Terrone” all’ex Presidente Napolitano.
Ottima notizia per Umberto Bossi. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato un Decreto di concessione della grazia in favore del senatore. A renderlo noto è il Quirinale con una nota.
L’atto di clemenza individuale ha riguardato la pena detentiva ancora da espiare (un anno di reclusione) inflitta per il delitto di offesa all’onore e al prestigio del Presidente della Repubblica (vilipendio, ndr), atto di offesa commesso nel 2011. Bossi, conferma la nota, a seguito del provvedimento, è stato affidato in prova al servizio sociale.
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Condanna cancellata a Umberto Bossi, il presidente Mattarella concede la grazia
“Nel valutare la domanda di grazia – si legge nella nota diffusa dal Quirinale –, in ordine alla quale il Ministro della Giustizia a conclusione della prevista istruttoria ha formulato un avviso non ostativo, il Presidente della Repubblica ha tenuto conto del parere favorevole espresso dal Procuratore generale, delle condizioni di salute del condannato, nonché della circostanza che in relazione alle espressioni per le quali è intervenuta la condanna il Presidente emerito Giorgio Napolitano ha dichiarato di non avere nei confronti del condannato ‘alcun motivo di risentimento’“.
Decisamente raggiante Umberto Bossi, che commenta il provvedimento di grazia nei suoi confronti. “Sono molto contento, ringrazio sia il presidente della Repubblica Mattarella, che il presidente Napolitano“, conclude il senatore.
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La condanna risale al 2011: Bossi aveva dato del “terrone” all’ex presidente Giorgio Napolitano
Il motivo della condanna risale al 2011. Bossi aveva dato del “terùn” (terrone, ndr) all’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il fatto era accaduto durante un comizio sul palco della festa invernale della Lega Nord. In quell’occasione Bossi fece anche battute nei confronti dell’allora premier Mario Monti. Per questo il fondatore della Lega, Umberto Bossi era stato condannato dal tribunale di Bergamo ad un anno e sei mesi di reclusione per vilipendio del presidente della Repubblica e del presidente del Consiglio dei ministri.
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“Mandiamo un saluto al presidente della Repubblica – disse Bossi nel 2011 –. Napolitano, Napolitano, nomen omen, non sapevo fosse un terùn“, aveva detto accennando il gesto delle corna con la mano destra.