Mancato compenso all’Avv. Carlo Taormina dopo il delitto di Cogne. Chiesti i soldi ad Annamaria Franzoni, o la casa dove morì Samuele.
Battaglia giudiziaria alle porte per la villetta di Cogne. Secondo quanto riferisce l’ANSA, l’avvocato Carlo Taormina ha chiesto il pignoramento della casa, alla quale però Annamaria Franzoni si è opposta. Del caso adesso se ne occuperò il Tribunale di Aosta.
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Il fatto risale al 2002, ovvero quando il 30 gennaio il piccolo Samuele Lorenzi fu ucciso nella casa di Cogne. Delitto per il quale la madre, Annamaria Franzoni, ha scontato una pena in carcere di 16 anni.
Il motivo che ha fatto scattare la battaglia legale è la mancata corresponsione di un compenso di oltre 275mila euro per la difesa effettuata dall’avvocato Taormina. Prestazioni che una sentenza, già emessa, adesso condanna la Franzoni al pagamento.
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In assenza di denaro, però, il legale ha fatto richiesta di pignoramento della casa proprio nel quale fu ucciso Samuele. Il 22 ottobre alla sig.ra Franzoni è stato notificato il pignoramento che riguarda quello che a quanto pare sarebbe l’unico bene aggredibile: metà della proprietà immobiliare della casa di Cogne.
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