Prescrizione: la Maggioranza tiene lontano il Centrodestra contrario alla riforma scritta dal ministro della Giustizia, ma Bonafede e Zingaretti sono ancora agli antipodi
Si torna a parlare della riforma sulla prescrizione e la sensazione è che sia un altro ostacolo difficile da superare per la Maggioranza di governo. Il Guardasigilli Bonafede e il segretario Pd Zingaretti sembrano ancora molto lontani da un’idea comune sul tema.
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Ieri l’aula della Camera ha respinto la richiesta di esaminare con urgenza la pdl Costa, la proposta di legge di Forza Italia che punta a bloccare l’entrata in vigore, il primo gennaio prossimo, della riforma della prescrizione. Si sono schierati per il no M5S, Pd e Leu, per il sì tutto il Centrodestra. Italia Viva ha deciso di non partecipare al voto. La Camera ha neutralizzato così il tentativo del centrodestra di bloccare la riforma Bonafede. Ma dentro la Maggioranza la questione è tutt’altro che risolta. Sia il Pd che i renziani, che a Montecitorio sono 28, avevano minacciato nei giorni scorsi di sostenere il testo di Forza Italia se non si fosse trovato un accordo nel governo sulla riforma del processo penale. Per i 5 stelle “la trappola è fallita”. Ma l’intesa, nonostante l’ennesima spaccatura, non c’è. Il segretario dem Nicola Zingaretti in serata è intervenuto per rivendicare la buona condotta a Montecitorio dei suoi, ma ricordando che il Pd si aspetta un passo dagli alleati di governo: “Rivendichiamo l’idea di una politica non urlata o egoista”, ha scritto in una nota, “e il Pd si è confermato forza leale con la Maggioranza. Ma riteniamo inaccettabile l’entrata in vigore delle norme sulla prescrizione senza garanzie sulle durate dei processi. Non si può rimanere sotto processo per un tempo indefinito, per lunghissimi anni. Senza un accordo nei prossimi giorni, il Pd presenterà una sua proposta di legge. Lavoriamo dunque insieme per trovare una soluzione credibile e cambiare in meglio le cose”.
Riforma prescrizione: Bonafede difende il suo “giocattolo”
Al momento si cerca di arrivare a una soluzione condivisa. Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede – fanno sapere fonti di via Arenula – ha appreso con soddisfazione la risposta compatta della maggioranza di fronte alla proposta di legge Costa. E, dicono, ha rilanciato: “Può essere un buon momento per chiudere finalmente sulla riforma del processo penale”. Quindi, secondo Bonafede il Pd non dovrà arrivare alla presentazione di una sua proposta, perché “siamo a pochi passi da una svolta”. Con quella proposta, infatti, avrebbe spiegato il ministro, invece che far prescrivere i reati, si fanno prescrivere i processi e, quindi, rispetto al tema della prescrizione, si tornerebbe al punto di partenza.
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Infine è intervenuto Di Maio Luigi Di Maio, intervistato su La7 a “Di Martedì”: “Se il Pd vota insieme a Salvini e Berlusconi una riforma della giustizia, sarebbe un Nazareno 2.0. Non credo sia possibile”.