Nel 1995 Pamela Anderson fu al centro di uno scandalo senza precedenti. Il video che la ritraeva in un amplesso con l’allora marito Tommy Lee, batterista dal quale ha avuto anche i suoi due figli Brandon Thomas e Dylan Jagger, finì in rete. Il filmato, girato durante la loro prima notte di nozze, fu rubato dall’appartamento dei coniugi e messo online: in pochi giorni fu scaricato da milioni di utenti nel mondo.
Pamela Anderson, la dichiarazione sul video
Pamela Anderson ha cercato di bloccare la circolazione del contenuto, una battaglia che però è risultata essere vana. Anni dopo la pubblicazione, in un’intervista ha confessato: “Penso di essere stata nel guinness dei primati per il numero di download, è stato devastante per il nostro matrimonio. Un trauma difficilissimo da superare“.
In molti, nell’arco di tutto questo tempo, hanno messo in dubbio la contrarietà della coppia alla diffusione del video in questione, ponendo addirittura in discussione la versione della “rapina” per poi gridare all’ennesimo slancio di esibizionismo dei personaggi.
Una tesi che è arrivata anche a margine di un secondo coinvolgimento dell’ex bagnina. Nel 1999, infatti, Pamela è stata protagonista di un nuovo video, questa volta in compagnia di un altro fidanzato, il cantante del gruppo hard-rock dei Poison Bret Michaels. Contenuto girato prima del suo matrimonio con Tommy Lee.
L’attrice ha perso l’opposizione
Il video di Pamela Anderson è stato lasciato in rete nonostante la sua opposizione. Secondo quanto rivelato ai tempi dal ‘New York Post’, L’ Internet Entertainment Group, società di produzione americana attiva nell’industria della pornografia, aveva infatti conquistato il diritto legale di diffusione delle immagini. Per questo, un giudice della California ha respinto la richiesta dell’ attrice.
La svolta: l’ex bagnina contro i siti per adulti
L’ex coniglietta di Playboy recentemente ha intentato una crociata contro i siti per adulti. La 52enne, dopo la diffusione del video vietato ai minori più visto della storia, ha deciso da che parte stare. Con un articolo a sua firma sul Wall Street Journal, ha avuto parole pesanti sull’industria del sesso: “Dobbiamo educare i nostri figli a capire che il porno è per perdenti. Qualcosa di noioso, inutile e senza uscita per le persone troppo pigre a raccogliere i frutti di una sessualità sana. Mette a rischio la capacità di funzionare come marito, e, per estensione, come padre. Questo è un pericolo pubblico di una gravità senza precedenti, dato che la pornografia è liberamente disponibile, accessibile in modo anonimo ed estremamente diffuso. Chiudere oggi tramite delle leggi il vaso di Pandora del porno è impossibile, è troppo tardi. Ma la gente deve parlarne e insegnare ai propri figli che chi ne fa uso è uno sfigato“.