L’articolo 27 del Codice Penale Italiano recita:”…Le pene devono tendere alla rieducazione del condannato”: ecco dunque che molti condannati per omicidio partecipano attivamente alla vita di comunità facendo volontariato e lavorando, spesso proprio in questi contesti incontrano l’amore.
Correva l’anno 2010, 44 anni dopo la Strage del Circeo e appena 6 da quella di Ferrazzano: Angelo Izzo in carcere con una condanna all’ergastolo incontra e sposa la giornalista Donatella Papi. Lei, convinta della sua innocenza, si schiera a fianco dell’omicida e pronuncia il fatidico sì. Passano 4 stagioni: siamo di nuovo a primavera ma stavolta è un altro atto ad essere firmato, quello del divorzio.
Il mostro del Circeo confessa: “non provo rimpianti, ma ora amo le donne”
Stesso finale ma una storia ancora più curiosa quella di Francesca Brandoli, assassina in complicità con il bellissimo amante Davide Ravarelli dell’ex marito Christian Cavalletti; il delitto era stato reso noto dalla trasmissione Storie Maledette.
Francesca incontra in carcere Luca Zambelli, condannato per l’omicidio dell’ex moglie: i due si corteggiano fino a decidere di sposarsi. Lei condannata all’ergastolo, lui a 18 anni, hanno grandi progetti: “Quando io uscirò, lei potrà usufruire dei permessi premio e potremo vederci fuori dal carcere”; poi dopo 5 anni firmano le carte del divorzio.
Erika Di Nardo si sposa 18 anni dopo il massacro di Novi Ligure
2019 il magazine Oggi ha un’altra storia da raccontare; l’intervista è a Don Mazzi, responsabile di comunità, che a proposito di Erika De Nardo, condannata in correità con il fidanzatino Omar del Delitto di Novi Ligure, dice: “Erika ha una nuova vita, si è sposata, ha maturato la giusta consapevolezza sulla tragedia, quella che permette di continuare a vivere. Il padre è stato molto importante in questo percorso“; padre che ricordiamo la perdonò per l’omicidio della moglie e del figlio.
Come Erika, molte sono le donne condannate in via definitiva che durante o dopo aver scontato la pena trovano la forza di rifarsi una vita: incredibile il caso di Rosa Della Corte, la Mantide di Casandrino, finita in galera per l’omicidio del fidanzato Salvatore Pollasto; durante una delle giornate di visita dei familiari in carcere conobbe il fratello della sua compagna di cella e fuggì con lui; dopo essere stata scoperta ha scontato il resto della pena in carcere.
Quando, poi, ha ritrovato la libertà si è fidanzata e ha avuto un figlio. Oggi la sua vita è completamente diversa ma una cosa non è cambiata, continua ad urlare a gran voce la sua innocenza: “Mi hanno condannato solo perché ho confessato di averlo tradito con altri uomini. La verità non è mai interessata a nessuno”.
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