Belen Rodriguez, rispunta il video a luci rosse ma la legge non può aiutarla | VIDEO

All’apice del suo successo e della sua carriera, Belen Rodriguez ha dovuto fare i conti con la spietatezza della rete. Era il 2011, e il suo ex fidanzato (non famoso) per vendetta decise di far circolare un filmato che li ritraeva insieme durante un amplesso. Il video, in men che non si dica, con macabra viralità, viaggiò su cellulari e spopolò su siti per adulti, gettandola in uno stato di sconforto.

La battaglia di Belen Rodriguez per la rimozione del video

L’argentina in questi lunghi 8 anni ha tentato con tutte le sue forze di ottenere la rimozione del contenuto, sforzi che sono però risultati essere vani. Ancora oggi, con una semplicissima ricerca, è possibile infatti risalire con estrema facilità al video in questione, nonostante la diretta interessata abbia più volte chiesto che fosse rispettata la sua volontà: far sparire le suddette immagini. Ciò non è mai accaduto, e non sono bastate richieste ed appelli. Belen è in rete pur manifestando, anche legalmente, di non volerci essere, e per lei (come per tantissime donna ancora) non c’è “diritto all’oblio” che tenga, anche perchè nella maggior parte dei casi, i server dei siti che contengono contenuti spinti sono all’estero e molto spesso le richieste di rimozione cadono nel vuoto.

L’appello inascoltato di Belen

In un’intervista rilasciata qualche anno fa, precisamente nel 2017 a Maurizio Costanzo, la co-conduttrice di Tu Si Que Vales, ritornò sull’argomento raccontando la vicissitudine di cui fu vittima: “Io mi sono rivolta alla polizia postale e non è stato ancora tolto da internet”, affermò con rammarico, ma anche con coraggio ed ostinazione.

La showgirl, alla luce dei tragici episodi che hanno visto protagoniste ragazze giovanissime arrivate addirittura al suicidio, volle presenziare al talk show del giornalista per portare la sua testimonianza, affinchè casi come il suo non trovassero più spazio per ripetersi. E proprio in questa occasione l’argentina intavolò un botta e risposta pungente con l’allora Ministro della Giustizia Andrea Orlando: “A me è successa una cosa del genere e so benissimo come una donna si può sentire davanti a un uomo perfido che espone questo materiale e lo rende pubblico. Sono un personaggio famoso e me ne frega una cifra, però per tutte queste ragazze che non vogliono avere a che fare con l’esposizione mediatica i risultati sono questi”.

In realtà, come spiegato dallo stesso politico, all’epoca della diffusione del video di Belen, non esisteva alcuna legge atta a regolamentare questo tipo di violazione, per questo il suo ex fidanzato non era perseguibile, stando all’irretroattività della norma.

Gli attacchi e le polemiche

In tutto questo tempo Belen è stata anche oggetto di violentissime critiche da parte degli haters. Alcuni hanno trovato una correlazione tra il suo essere personaggio pubblico, costantemente esposto, e l’essere finita in rete in modo così “violento”, contro la sua volontarietà. Ma la 33enne, prima di essere una “Vip” e una donna che ha scelto di lavorare con la sua immagine, è una mamma, e con molta probabilità tra qualche anno dovrà scontrarsi con la possibilità che il filmato in questione possa arrivare nelle mani di Santiago.

E Stefano de Martino?

Belen Rodriguez e Stafano De Martino con il figlio Santiago – meteoweek.com

Stefano De Martino, attuale compagno di Belen, ha confessato di aver guardato il filmato, sottolineando pure (probabilmente in modo ironico) che la moglie non ne è a conoscenza.

Reverenge porn, la legge che restituisce speranza

Dopo anni di battaglie e innumerevoli episodi finiti in tragedia, da qualche mese in Italia la pratica di diffondere video e contenuti a luci rosse in rete è diventata reato. Il “reverenge porn” prevede pene severissime per chi realizza, sottrae, invia, consegna, cede, pubblica o diffonde contenuti sessualmente espliciti senza il consenso delle persone interessate. Si rischia fino a 6 anni di detenzione.

INTERVENTO BELEN RODRIGUEZ DAL 7 MINUTO

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