Le “sardine” invadono Milano, Taranto e Padova

il Movimento delle Sardine invadono Firenze

 

Secondo una prima stima degli organizzatori, ono venticinquemila, le persone che si sono ritrovate a Milano in Piazza Duomo per la manifestazione delle “Sardine”. Sul ha preso la parola anche Mattia Sartori uno dei fondatori delle Sardine, che ha chiarito come “il nostro pensiero non è manipolato, non c’è nessuno dietro di noi nonostante ogni giorno qualcuno cerchi di dividerci, ma noi in risposta saremo ancora di più nelle piazze”. Poi lo stesso Sartori, lancia un messaggio alla politica, “si deve dialogare con la politica ma non con chi ha disintegrato il tessuto sociale per una manciata di voti”. Il giovane ha poi conclusoi: “ Basta strumentalizzare gli ultimi per una manciata di voti, basta fare politica sulla pelle dei più deboli”.

La pioggia insomma non ferma le Sardine a Milano, Piazza del Duomo è gremita di manifestanti che hanno deciso di prendere parte alla manifestazione lanciata dal movimento per la prima volta anche nel capoluogo lombardo. Sul palco, momenti di musica , e lettura di alcuni articoli della costituzione, mentre la folla cantava ‘Bella Ciao’ o scandiva ‘Milano non si Lega’, o ancora ‘Ora e sempre Resistenza’.

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“Queste piazza non deve essere una piazza solo contro – ha dichiarato Roberto Saviano salutando i manifestandi a Milano – ma sta andando verso la difesa dei diritti che sono prima di ogni cosa. Le Sardine impediscono l’erosione della democrazia. Questa piazza – ha continuato il giornalista- è bellissima perché non c’è nessun leader, nessuna volontà di dire vaffa o di fare rottamazioni, ma questa è l’Italia che ha voglia di incontrarsi e ragionare.
La grandezza di questa piazza – conclude Saviano – è che ci sono molti ragazzi, molte persone di diverse generazioni che si incontrano, che vogliono iniziare un nuovo passo”. Lo scrittore ha poi citato il leader della Lega Matteo Salvini, “che non è stato assolto, ma in mancanza di accordi scritti non è possibile stabilire la responsabilità. Queste piazze – ha poi aggiunto Saviano – sono anche un antidoto alle balle.

Mattia Sartori tra l’altro presente questa mattina anche a Taranto, al primo raduno delle sardine in Puglia. All’inizio del flash mob i partecipanti erano circa un migliaio, poi il numero è cresciuto nel corso della manifestazione. L’obiettivo, hanno spiegato gli organizzatori, è quello di portare “lo stile delle sardine in una terra che negli ultimi anni è stata divisa da tutte le promesse della cattiva politica”. In contemporanea si è svolta all’Histò Mar Piccolo la prima assemblea provinciale della Lega a Taranto, alla presenza del vicesegretario federale Andrea Crippa. #tarantosiunisce è l’hashtag lanciato per condividere sui social ogni momento della manifestazione.

Sardine protagoniste anche a Padova, dove circa seimila persone, nonostante la pioggia, hanno dato il via al primo raduno nella città veneta. I manifestanti hanno riempito la porzione di piazza loro riservata, mentre l’altra metà è stata occupata da un evento sportivo. Tanta gente anche sulle scale del Palazzo della Ragione e sotto i portici di Palazzo Moroni, sede del Comune. In piazza cartelli, striscioni, sagome a forma di pesce e anche ombrelli aperti a intermittenza. Gli altoparlanti hanno trasmesso “Com’è profondo il mare” di Lucio Dalla, poi le sardine hanno intonato “Bella ciao” e l’inno di Mameli. La piazza ha scandito anche gli slogan “Padova è antifascista” e “Padova non si lega”. “Ho tanto rispetto di questa piazza bella e spontanea – ha dichiarato il sindaco Sergio Giordani, civico di centrosinistra – Meno odio, più umanità, più comunità. È questo che chiedono e su questo la politica si deve impegnare. I padovani hanno un grande cuore e qualcosa da insegnare”.

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