Luigi Di Maio commenta con decisione le parole dell’imprenditore veneto sulla sua famiglia e Autostrade.
Luciano Benetton, con una lettera inviata al quotidiano “La Repubblica” prende le distanze dai manager di Autostrade travolti dalle inchieste sul crollo del ponte Morandi e dalle polemiche sulle concessioni stradali. Sui social, letteralmente in fiamme dopo la presa di posizione del membro della nota famiglia veneta.
Il leader Movimento cinque stelle Luigi Di Maio attraverso Facebook definisce l’intervento di Luciano Benetton definendolo “surreale” in quanto apparirebbe piuttosto ridicola la sua presa di distanze da Autostrade, definendo la cosa “impossibile e ridicola”
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“Non c’è niente da fare, davanti ai morti – continua l’attuale Ministro degli esteri – si girano dall’altra parte, ma appena gli tocchi il portafogli impazziscono per noi la strada è tracciata. Le famiglie delle vittime del Ponte Morandi – continua Luigi Di Maio – chiedono e devono avere giustizia, riguardo poi la revoca della concessione tireremo dritti”
Dura reazione anche da parte della leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni quasi stupita dalle posizioni dell’imprenditore: “Luciano Benetton – commenta l’ex ministro – scrive ai quotidiani una lettera per prendere le distanze dalla gestione di autostrade ma si smentisce da solo, Benetton dichiara infatti quanto trovi necessario fare chiarezza su un grande equivoco, nessun componente la famiglia Benetton ha mai gestito autostrade. La famiglia Benetton – continua Giorgia Meloni – è azionista al 30 per cento di Atlantia che a sua volta controlla la società Autostrade, quindi l’azionista di maggioranza di atlantia non sarebbe responsabile della gestione delle società controllate da Atlantia”.
“Peccato che nella stessa lettera benetton sostenga esattamente l’opposto – ribadisce la Meloni – scrivendo che chi conosce la famiglia Benetton sa come lavora, basta guardare i risultati ottenuti nel tempo con l’aeroporto di Roma’, che, però è al 95% controllato da Atlantia ed è, come Autostrade, una generosissima concessione di un bene pubblico che frutta miliardi ai fortunati azionisti”.
“Quindi come funziona la cosa – incalza – La famiglia Benetton è responsabile o no della gestione delle società del gruppo Atlantia? Perché non si può dire tutto e il contrario di tutto nella stessa lettera di autoassoluzione. Gli italiani – conclude la leader di Fratelli d’Italia – sono stanchi di farsi prendere in giro, i contratti capestro delle attuali concessioni pubbliche delle autostrade e degli aeroporti sono una vergogna indegna di una nazione civile alla quale bisogna mettere rimedio al più presto”.
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