Erano in 40 mila alla manifestazione organizzata dal Movimento delle Sardine a Firenze. Una nuova risposta alla politica di Salvini, anche lui in città. La parola d’ordine era “no ai partiti”
Migliaia di cellulari alzati per riprendere piazza della Repubblica mentre intona “Bella ciao”. Si è conclusa così la manifestazione delle Sardine a Firenze. Poco prima delle 19,30 si sono conclusi gli interventi degli oratori, per lo più giovani studenti: ospite anche Mattia Santori, tra i promotori della prima protesta delle Sardine a Bologna. “A Firenze questa sera siamo 40mila, mai così tante sardine finora erano scese in piazza. Voi toscani ci avete battuto di brutto”, ha detto Santori. “Il nostro messaggio è uno solo e preciso: difendere e diffondere i valori della Costituzione repubblicana per tutti. Vogliamo esaltare i valori di democrazia, tolleranza, uguaglianza”, le parole di Cristiano Atticciati, 19 anni, studente universitario di giurisprudenza, uno dei tre organizzatori e portavoce del movimento delle sardine a Firenze.
Proprio nel giorno in cui Salvini è a Firenze per una cena al Tuscany Hall (alle 20).
Il Movimento delle Sardine riempie Piazza della Repubblica a Firenze, erano presenti circa 40 mila fedelissimi
C’erano varie anime dell’associazionismo in questo ritrovo di piazza, con persone che arrivano un po’ da tutta la Toscana: si sono organizzati con viaggi collettivi in treno, pullman e auto.
In mano, tanti cartelli e le sagome cartonate delle sardine, i pesci scelti per simboleggiare l’unione dei manifestanti contro la Lega di Salvini. La manifestazione è stata organizzata dai giovani Matilde Sparacino, Danilo Maglio e Cristiano Atticciati. Sono studenti universitari, rispettivamente di psicologia, programmazione degli eventi e giurisprudenza. Polemica dentro la piazza per la comparsa di una bandiera con la falce e il martello. “Via le bandiere, non vogliamo la politica”, dice uno degli organizzatori al microfono. “Siamo stanchi dell’odio – prosegue – non ci combattiamo tra di noi”. Ma nessuno ha protestato quando la piazza, quasi all’unisono, ha intonato Bella Ciao.
“Siamo una piazza di sorrisi – dice ancora al microfono uno degli speaker – Guardatevi intorno. Siamo tutti qui per creare il nostro banco di sardine, per seminare solo messaggi positivi. “La Toscana non si Lega”, è il coro che poi sale dalla piazza.
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Non è la prima volta che il segretario del Carroccio riceve un benvenuto poco amichevole nel capoluogo toscano. Nell’aprile scorso, in piazza dei Tigli, in occasione della presentazione ufficiale del candidato sindaco per il centrodestra, Ubaldo Bocci, alle finestre e ai balconi dei palazzi che circondano la piazza spuntarono per la prima volta lenzuoli e striscioni contro Salvini, all’epoca ministro dell’Interno, e le sue politiche sull’immigrazione.
Nei giorni successivi comparvero striscioni alle finestre contro la Lega e il suo leader ovunque Salvini tenesse un comizio. E sempre in occasione delle amministrative della scorsa primavera, a Firenze, proprio in piazza della Repubblica, migliaia di persone si diedero appuntamento per protestare contro il segretario leghista che doveva chiudere la campagna elettorale fiorentina nella vicina piazza Strozzi: in quell’occasione si registrarono anche momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell’ordine. Intanto, varie sigle dell’antagonismo, radunate anche sulla pagina Facebook “Firenze Antifascista”, hanno annunciato una manifestazione proprio nei pressi del Tuscany Hall all’inizio della cena organizzata dalla Lega.