“Io resto in Calabria”. Callipo si candida alle regionali con il supporto del PD

Il “re del tonno” Pippo Callipo spezza gli indugi e si candida alla Presidenza della regione Calabria. Zingaretti non si fa attendere e annuncia il supporto del Pd. Cosa ne penserà l’attuale presidente democratico Oliverio?

Callipo si candida alle regionali in Calabria
l’azienda Callipo

C’è aria di burrasca all’interno del Pd. L’imprenditore Pippo Callipo ha deciso di scendere in campo in vista della regionali in Calabria del 26 gennaio prossimo.

“Esponenti della società civile, delle organizzazioni sindacali e datoriali – afferma in una nota l’imprenditore – mi chiedono un impegno diretto. Ho scelto di accettare la sfida. Lancio un forte appello ai partiti e ai movimenti civici: uniamoci e portiamo avanti questa battaglia di legalità, trasparenza e rinnovamento, facciamolo con coraggio senza badare a rendite di posizione e tatticismi. Io ci sono.. Io Resto in Calabria”. Il messaggio era chiaramente diretto anche al Movimento 5 stelle e al Partito democratico.

Al Nazareno non hanno perso tempo e nel giro di un’ora è arrivata l’adesione del segretario del Pd, Nicola Zingaretti. “La candidatura di Callipo alla presidenza della regione è l’elemento di grande novità politica e di spinta al cambiamento di cui la Calabria aveva bisogno – dichiara in una nota – La sua storia personale di imprenditore legato alla sua terra e di animatore di movimenti civici, può innescare quella rivoluzione dolce, democratica e innovatrice che una regione bellissima richiede a gran voce. Il Partito Democratico lo sosterrà con il massimo impegno e garantirà la stessa carica innovatrice e rigeneratrice che mette in campo la sua candidatura”.

Callipo si candida in Calabria

Pippo Callipo si candida alle elezioni regionali in Calabria del gennaio 2020 con il supporto di Zingaretti, come l’avrà presa l’attuale presidente dem Mario Oliverio?

Zingaretti ha voluto mandare un segnale chiaro anche a Mario Oliverio, l’attuale governatore dem, scaricato dal partito anche a causa dei troppi guai giudiziari in cui è impantanato. Al Nazareno sarebbero pronti a chiudere i conti anche con lui, che alla candidatura non ha mai rinunciato e da tempo minaccia di presentarsi autonomamente con una propria lista civica. “Ora tutto il Pd calabrese si unisca intorno a Callipo – insiste Zingaretti – lo stesso lavoro deve essere rivolto a creare un’alleanza vasta, civica e politica. Un nuovo progetto per fermare le destre. Con Callipo presidente si può cambiare il destino della Calabria”.

Adesso che il partito ha ufficialmente un candidato, da Oliverio ci si aspetta un ritiro in sordina e senza iniziative personale scomode, pena – dicono indiscrezioni – l’espulsione dal Pd.
E il Movimento 5 stelle?. Sempre più nel caos. La grana della villa abusiva del candidato governatore pentastellato Francesco Aiello, esplosa dopo quanto rivelato da Repubblica, ha scavato ferite ancora più profonde, non solo all’interno della delegazione calabrese, ma anche a livello nazionale.
Callipo, ex presidente regionale di Confindustria, per molte settimane era stato la prima scelta del Movimento 5 stelle. Il Pd aveva colto la palla al balzo e, nel tentativo di agevolare una nuova alleanza giallorossa, aveva messo a sua volta l’imprenditore in cima alla propria lista.

Callipo, però si era tenuto lontano dalla partitocrazia: “Non voglio più essere usato dalla politica o da quelle tante forze della società civile che ogni cinque anni, quando si vota per le regionali, mi chiedono il sacrificio di mettermi al servizio della causa e poi, quando si tratta di comporre le liste, si tirano indietro, così come è successo nel 2010 quando tante persone su cui contavo hanno detto di no”, aveva detto il ‘re del tonno’.

Callipo candidato in Calabria
Pippo Callipo
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Una scelta ponderata.

“In queste settimane – ha dichiarato Callipo – ho molto riflettuto sull’opportunità di un mio impegno politico diretto e sono giunto alla conclusione che non posso non fare questa battaglia, non posso non ascoltare la voce di una nuova generazione che vuole essere protagonista di una rivoluzione pacifica ma decisa e non più procrastinabile. Sempre più giovani calabresi chiedono di non lasciare, per mancanza di opportunità di lavoro e di prospettive di futuro, la terra dove sono nati e cresciuti. Ho deciso quindi di ascoltare il mio cuore, il mio profondo desiderio di aiutare la mia terra perché da sempre coltivo il sogno di vederla cambiare, evolversi e dare opportunità a tutti. Sento inoltre un dovere morale verso i tanti giovani che incontro quotidianamente e che mi chiedono di diventare garante delle loro aspettative. Ho scelto quindi – continua l’imprenditore – di accettare la sfida anche se sono consapevole che i problemi e le priorità da affrontare non mancano e sono molto complessi. Penso ad esempio alla sanità e alla necessità di uscire dal commissariamento, allo sviluppo socio-economico agognato da decenni, alle infrastrutture per attrarre investimenti e dunque creare occupazione. Su queste basi, embrione di una piattaforma più ampia, lancio un forte appello a partiti e movimenti civici: uniamoci e portiamo avanti questa battaglia di legalità, trasparenza e rinnovamento, facciamolo con coraggio senza badare a rendite di posizione e tatticismi. Io ci sono. Io Resto in Calabria“.

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