Prostituzione minorile in provincia di Napoli, a Gianturco bambini rom consumano rapporti sessuali a pagamento. I residenti denunciano tutto.
Una situazione insostenibile, oltre che sconvolgente. A Napoli, più precisamente in Via Gianturco, alcuni residenti denunciano atti di prostituzione compiuta da minori.
Nel quartiere c’è chi riferisce di ragazzine impegnate a consumare rapporti sessuali tranquillamente all’aperto. Addirittura c’è chi dichiara di aver assistito a una trattativa tra tre bambini e quello che aveva l’aria di essere un pedofilo. “Erano tre ragazzini – riferisce una donna della zona a Il Giornale – che avevano 10,11 anni. Loro volevano 30 euro e lui, il ragazzo, chiedeva 10. Alla fine mi sono messa urlare per farlo allontanare. Non ho mai denunciato perché lo feci scappare e non riuscì a prendere il numero di targa“. Ma quello non sarebbe l’unico episodio analogo per tentare di adescare ragazzini.
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Prostituzione minorile a Napoli, in Via Gianturco bambini rom hanno rapporti con uomini anziani
Assistere a scene di sesso all’aperto tra bambine e anziani non è complicato. “Una ragazzina – racconta uno dei residenti – stava facendo sesso orale con un uomo anziano e tre ragazzini stavano facendo sesso, sempre con un uomo anziano, in una macchina grande“.
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E per non parlare dei marciapiedi pregni di preservativi sporchi, che si ammassano uno sopra l’altro. “La zona è isolata e quindi si mettono sotto casa“. A prostituirsi sono i bambini del vicino campo rom. “E chi può essere? – ribadisce una delle madri che vivono a Gianturco – Solo loro. Perché qui, i bambini nel rione di sera non escono, c’è il coprifuoco“.