Il premier maltese Muscat sceglie di dare le proprie dimissioni, a causa dell’omicidio di Daphne Caruana Galizia. Le nuove inchieste sul caso inchiodano Keith Schembri, ex braccio destro del premier ora accusato di essere il mandante dell’assassinio.
Secondo quanto comunicato dal Times of Malta, il premier maltese, Joseph Muscat, sarebbe pronto a dare le proprie “imminenti” dimissioni. Al centro della sua decisione il forte pressing subito nelle ultime ore, per via dei recenti sviluppi che le indagini sulla morte della giornalista Daphne Caruana Galizia hanno sollevato.
Come dichiarato dallo stesso premier, in una conferenza stampa avviata al termine di una riunione d’urgenza del gabinetto di governo (durata in tutto sette ore), Muscat sarebbe intenzionato a rimanere in carica solo “fino alla conclusione dell’indagine” sull’assassinio della donna, le cui indagini rintracciano i nomi degli esponenti di primo piano dell’esecutivo maltese.
Tra questi, il suo ormai ex braccio destro, l’ex capo di gabinetto Keith Schembri, identificato come il principale sospettato nel caso Caruana. L’imprenditore Yorgen Fenech è infatti stato rilasciato oggi su cauzione.
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Malta sotto shock
Sempre secondo il quotidiano, il premier avrebbe già informato i suoi più stretti collaboratori della sua irremovibile decisione. Muscat ha inoltre già incontrato questa mattina il presidente George William Vella, riferendogli in prima persona delle sue prossime dimissioni, dovute dalla continua pressione ricevuta nell’ultimo periodo a causa dell’omicidio della cronista.
Come infatti riportato dal Malta Independent, la maggioranza dei presenti alla riunione di gabinetto durata tutta la notte, avrebbe contestato al premier di non poter più “difendere l’indifendibile”. Soprattutto dopo le ultime notizie, ormai apparse nei giornali di tutto il mondo.
Nemmeno l’Europa, infatti, è intenzionata a coprire ed infangare gli scandali che stanno divorando la credibilità del governo maltese, e anche il popolo chiede ancora giustizia per Caruana Galizia: il lancio di uova portato avanti dai manifestanti contro l’indirizzo del premier Joseph Muscat ne è ovviamente un chiaro segnale.
Arresti e rilasci
Nel frattempo, nella giornata di ieri Schembri è stato arrestato, interrogato e successivamente rilasciato, mentre a Fenech è stata negata la grazia presidenziale. Lo stesso Muscat, al termine della riunione notturna, ha annunciato il no alla di grazia per Fenech, precisando di essersi astenuto in sede di gabinetto.
“Ho ricevuto due richieste di grazia per Fenech. La prima domenica con il parare negativo del capo polizia e del procuratore generale che ho respinto – ha dichiarato – e la seconda in queste ore. Nonostante il nuovo parere negativo del capo della polizia e del procuratore generale ho deciso di astenermi e di far decidere il gabinetto che all’unanimità l’ha respinta”.
Nei giorni scorsi, Muscat aveva inoltre promesso di porgere le sue dimissioni qualora fosse stato trovato un suo legame con l’assassinio della giornalista.