Donna torinese rischia di morire avvelenata dai funghi
Deve la vita all’equipe medica delle Molinette e ad un donatore misterioso. Una 57 enne della provincia di Torino ha rischiato di morire, insieme al suo compagno, per aver mangiato giovedì scorso un fungo velenoso tra i più letali: l’Amanita phalloides. Dopo aver cenato con i funghi raccolti dallo stesso compagno, nella notte di venerdì entrambi si sono sentiti male e sono stati trasportati al pronto soccorso di Chivasso dove le condizioni della donna sono apparse subito gravi, tanto da richiedere il trasferimento in rianimazione alle Molinette di Torino dove le veniva diagnosticata una “necrosi apatica acuta”. “Da quel momento – hanno riferito i sanitari del nosocomio torinese – la donna aveva non più di 48 ore di vita se non fosse stata curata tempestivamente e con un trapianto urgente di fegato”.
Una corsa contro il tempo per salvare la donna avvelenata dai funghi
Lunedì la donna è stata trasferita dal reparto di terapia intensiva epatologica del dottor Ottobrelli al reparto di rianimazione 2 diretto dal dottor Roberto Balagna ed è stata iscritta alla lista d’attesa in super urgenza nazionale per insufficienza epatica grave. Nella notte tra lunedì e martedì scorsi, si è reso disponibile un fegato compatibile di un uomo deceduto fuori Regione e grazie al Coordinamento regionale piemontese trapianti, la 57enne martedì è stata sottoposta a trapianto. Il trapianto, effettuato dal dott. Renato Romagnoli, è durato 8 ore. Per i medici “l’intervento è tecnicamente riuscito”. Il marito è ancora ricoverato nell’ospedale di Chivasso ma le sue condizioni non destano preoccupazioni.