Emergenza ambientale, l’Unione Europea chiede di rispettare le leggi volte a diminuire il riscaldamento globale
“Un’emergenza ambientale in Europa e nel mondo”. Questo è il monito della risoluzione approvata dal Parlamento europeo con la quale si chiede alla Commissione di garantire che tutte le proposte di legge e di bilancio siano in linea con l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi Celsius rispetto ai livelli preindustriali, come previsto dall’Accordo di Parigi. Una richiesta che giunge a pochi giorni dalla Cop25, la Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che si terrà a Madrid dal 2 al 13 dicembre.
Il documento è stato approvato con larga maggioranza: 430 voti favorevoli, 190 contrari e 34 astenuti, e chiede che in occasione della Cop25 venga presentata una strategia che abbia come obiettivo il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050. L’Europa chiede inoltre che la nuova presidente della Commissione, Ursula von der Leyen, includa nel Green Deal un obiettivo di riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030.
Obiettivi ambiziosi: uno dei punti di partenza potrebbe essere il controllo del trasporto aereo e marittimo per la riduzione delle emissioni. Questi, infatti, non rispettano gli standard a cui devono ambire le istituzioni e, si legge in una nota, tutti i Paesi dovrebbero includere tali emissioni nei loro piani di contribuzione nazionale.
Unione Europea: “ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030”
Gli eurodeputati sottolineano che gli impegni dei Paesi sviluppati non raggiungono l’obiettivo collettivo di 100 miliardi di dollari all’anno a partire dal 2020. Si chiede con urgenza a tutti i Paesi dell’Ue di eliminare gradualmente tutte le sovvenzioni dirette e indirette per i combustibili fossili entro il 2020.
Il presidente della commissione parlamentare per l’Ambiente, Pascal Canfin, ha dichiarato: “Il Parlamento europeo ha appena adottato una posizione ambiziosa in vista della prossima Cop25 di Madrid. Data l’emergenza climatica e ambientale, è essenziale ridurre le nostre emissioni di gas a effetto serra del 55% entro il 2030. Si tratta inoltre di un messaggio chiaro e tempestivo alla Commissione, alcune settimane prima della pubblicazione della comunicazione sul Green Deal”
Anche la Commissione europea ha pubblicato alcune raccomandazioni dettate da un gruppo di esperti, rappresentanti di undici settori industriali, tra cui quello dell’alluminio, dell’acciaio e del cemento, responsabili di oltre la metà del consumo energetico nel blocco. Proprio il commissario per il Mercato interno, l’industria, l’imprenditoria e le Pmi, Elzbieta Bienkowska, ha assicurato che “le industrie dell’Ue collaborano con noi nel conseguire gli obiettivi climatici e di circolarità e mi congratulo con loro per l’impegno profuso. Un’economia climaticamente neutra non è solo un’esigenza assoluta per le generazioni future, ma offre anche immense opportunità in termini di innovazione, crescita economica e occupazione”