Per la strage del 2016 di italiani a Dacca, condannati a morte 7 terroristi in Bangladesh. Attaccarono il caffé Holey Artisan di un quartiere periferico, uccidendo 22 persone tra cui 9 italiani.
Giustizia per la strage di italiani a Dacca, condannati a morte 7 terroristi in Bangladesh dal tribunale antiterrorismo della capitale. Lo riporta il sito ‘Bdnews24’. L’attacco fu sferrato il primo luglio 2016 contro il ristorante Holey Artisan Bakery nel quartiere diplomatico di Gulshan, nel quale morirono 22 persone, tra cui nove italiani.
I 7 estremisti islamici uccisero 22 persone:18 stranieri, tra cui alcuni locali, sette giapponesi, un americano e un indiano e 9 italiani. La corte ha affermato che il loro obiettivo era destabilizzare la nazione a maggioranza musulmana di 168 milioni di persone e trasformarla in uno stato militante. “Sette degli accusati sono stati condannati a morte. Un accusato è stato assolto”, ha detto ai giornalisti il procuratore capo di Dhaka Abdullah Abu.
L’assalto, di matrice jihadista, fu eseguito da un gruppo di giovani armati di armi pesanti e machete: il commando fece irruzione nel tardo pomeriggio di quel giorno e rimase nel locale per 12 ore. Alle prime luci dell’alba, cinque di essi furono uccisi in un blitz delle forze speciali. I terroristi obbligarono i clienti del ristorante a recitare versi del Corano, e uccisero gli occidentali che non conoscevano il testo sacro.
Per la strage di italiani a Dacca, condannati a morte 7 terroristi tra gli imputati accusati di essere gli ideologi del massacro. Il 26 novembre 2018, Infatti, la corte aveva presentato accuse formali contro otto membri del gruppo jihadista locale Jamaat-ul-Mujahideen. Il è iniziato il 3 dicembre dell’anno scorso. La polizia ha accertato che all’attacco parteciparono 21 persone, ma solo 8 furono accusate, poiché le altre 13, inclusi i cinque esecutori della strage, morirono nell’attentato o in altre operazioni successive delle forze speciali.
Dopo la strage furono effettuate delle autopsie sui corpi dei nove italiani coinvolti nell’attacco. Tutte evidenziarono segni di torture, tagli provocati da armi affilate e mutilazioni. Le vittime si chiamavano Cristian Rossi, 47 anni; Marco Tondat, 39; Nadia Benedetti, 52; Adele Puglisi, 54; Simona Monti, 33; Claudia Maria D’Antona, 56; Vincenzo D’Allestro, 46; Maria Riboli, 34; Claudio Cappelli, 45.
Mojibur Rahman è il giudice che ha emesso le sentenze di morte per i 7 terroristi. Ma di esse gli imputati hanno ancora possibilità di ricorrere in appello. I sette condannati a morte erano presenti in tribunale al momento della lettura della sentenza. Un altro imputato, Mizanur Rahman alias Boro Mizan, è stato assolto.
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