Matteo Renzi risponde al settimanale in merito all’ipotetico prestito dalla fondazione Open, ipotizzato nell’inchiesta.
Secondo alcuni documenti consultati da “L’Espresso”, l’ex Presidente del Consiglio ed attuale leader di Italia Viva, Matteo Renzi, avrebbe acquistato la nuova casa di Firenze, anche e soprattutto grazie a soldi ricevuti dalla madre dell’imprenditore Riccardo Maestrelli, generoso finanziatore della fondazione renziana “Open”.
Un prestito ricevuto attraverso la fondazione Open, nominato in una società pubblica durante il governo di cui Matteo Renzi era premier. Denaro utilizzato per comprare la villa immersa tra le colline fiorentine. Questo secondo l’inchiesta del settimanale.
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Nell’ultima dichiarazione patrimoniale depositata a Palazzo Madama, Renzi segnalava solo la proprietà del 50 per cento della nuova casa (l’altra metà è intestata alla moglie Agnese Landini), mentre alcuni giornali hanno raccontato che Matteo e Agnese avevano pagato ai venditori una caparra di 400 mila euro, e acceso un mutuo con il Banco di Napoli per i restanti 900 mila.
Ricchi imprenditori toscani, i Maestrelli sarebbero molto amici della famiglia Renzi. Matteo Renxi che ha risposto a modo suo al settimanale, attraverso una diretta Facebook, dichiarando che la sua casa “non ha niente a che vedere con la Fondazione Open. Ho aspettato per rispondere a L’Espresso – continua l’ex premier – per poter denunciare per divulgazione di segreto bancario, ora il mio avvocato ha provveduto a denunciare il settimanale perchè non esiste attinenza tra la vicenda e la fondazione, esiste invece una scrittura privata”.
“Nel 2018 – ha ribadito l’ex leader del Pd – ho ricevuto un importante ritorno economico dalle mie attività, fino a 2018 ho fatto solo politica, 830mila euro. Nel 2019 – conclude – saranno più di un milione, sono i miei proventi, dovendo effettuare un anticipo bancario ho fatto una scrittura privata con un prestito concesso e restituito nel giro di qualche mese, quattro mesi circa”. Matteo Renzi ha poi sottolineato che tutti i suo soldi sono pubblici e che la fondzione Open non c’entra nulla.
Resta da capire quanto ci sia di vero da entrambe le parti, con l’agguerrito settimanle L’Espresso, disposto a giurare che qualcosa di anomalo si è verificato nel passaggio di soldi tra la famiglia Maestrelli, la fondazione Open e Matteo Renzi. Lo stesso Matteo Renzi, da parte sue, nega qualsiasi legame tra le cose, spiegando, attraverso un’attenta illustrazione dei fatti, la sua versione dei fatti e denunciando l’azione del settimanale.