Nella giornata contro la violenza sulle donne, un uomo in provincia di Novara, per riconquistare la ex fa esplodere una bomba carta sotto la sua casa. La reazione dopo che la donna ha rifiutato un orso di peluche alto 1,70 metri e un ultimo incontro.
Nella giornata contro la violenza sulle donne, R.A., 28 anni, di Novara, per riconquistare la ex fa esplodere una bomba carta sotto la sua casa. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della Stazione di Cameri, l’uomo ha prima acquistato un orso di peluche in un negozio di Novara. Si è poi recato a Cameri, presso l’abitazione della sua ex fidanzata, per riconquistarla regalandole il pupazzo.
Il 28enne, disoccupato e già noto alle forze dell’ordine, di recente colpito da un “foglio di via obbligatorio” dal Comune di Cameri, ha portato però con sé anche una bomba carta e un martello di piccole dimensioni. Raggiunto il condominio in cui vive la ex fidanzata, le ha citofonato dicendole di volerle regalare il peluche. La donna, che si trovava in casa con il nuovo compagno, si è però rifiutata di aprire la porta. A questo punto il 28enne ha minacciato di farli saltare in aria e di danneggiare l’auto della donna, in quel momento posteggiata davanti al condominio.
Leggi anche>> Strage di italiani a Dacca, pena di morte per 7 persone https://www.meteoweek.com/2019/11/27/strage-italiani-dacca-condannati/
Davanti al diniego dei due, ha messo in atto quanto ha minacciato: ha posizionato la bomba a forma di “candelotto” nell’androne del condominio, in prossimità della finestra dell’abitazione e dell’auto della donna. Accesa la miccia, la bomba carta è esplosa. Ha provocato una fortissima deflagrazione che ha scalfito il pavimento, danneggiato il gruppo ottico dell’auto della vittima e rotto i vetri di due porte. I residui della bomba e del materiale esploso si sono sparsi per un’area di circa 60 metri quadrati.
Anche l’autore della bravata che a causato l’esplosione, ha subito danni dal gesto compiuto: ha riportato infatti un’ustione di primo grado alla mano. E’ stato arrestato in flagranza di reato da una pattuglia di carabinieri che si trovava in zona in quel momento. L’accusa è di minacce e danneggiamento aggravato e porto e detenzione di esplosivi.