Il Santo del giorno | Domenica 24 novembre | San Crisogono e Andrea Dung

Santo del giorno: oggi si commemorano due martiri molto cari alla Chiesa per il loro sacrificio: Crisogono e Andrea Dung

Santo del giorno: Crisogono
Basilica

Crisogono era un soldato romano convertito al cristianesimo e diventato poi sacerdote. A Roma con l’avvento della persecuzione voluta da Diocleziano, lo confinano nella casa del nobile Rufino che si converte anche lui alla religione cristiana insieme alla famiglia. Santo Crisogono è famoso per aver portato alla fede di Cristo anche Anastasia, sposa di Publio, il quale la teneva prigioniera a causa della sua religione. Anastasia, tuttavia, iniziò una corrispondenza epistolare con Crisogono che la incoraggiò a proseguire nella professione della fede. Per ordine dell’imperatore, Crisogono venne mandato ad Aquileia, dove gli offrirono prefettura e consolato in cambio della rinuncia a Dio, ma si rifiutò e venne condannato alla decapitazione. La sentenza venne eseguita il 24 novembre del 303 alle Acquae Gradatae, a circa venti chilometri dalla città.

Il 24 novembre è il 328º giorno del calendario gregoriano (il 329º negli anni bisestili). Mancano 37 giorni alla fine dell’anno.

Santo del giorno: Andrea Dung martire
Andrea Dung e compagni martiri

Santo del giorno: due martiri per il 24 novembre

Tran An Dung nacque a Bac Ninh nel 1795 in una famiglia talmente povera che per assicurargli la vita stessa decise di affidare il bambino ad un catechista cattolico. Cresciuto nella fede e battezzato con il nome di Andrea, diventa sacerdote a 28 anni. Promosso vice parroco a Dong-Chuoi, viene amato per il suo stile umile e per l’attiva assistenza ai poveri. Nel 1833 ha appena terminato di celebrare l’Eucaristia quando le guardie imperiali lo arrestano la prima volta. Segue un altro arresto e al terzo comincia a capire che la sua vocazione è il martirio. Chiede così al vescovo di non pagare per la sua liberazione. Durante il trasferimento verso il carcere di Hanoi molti fedeli lo seguono e piangono ma lui li rincuora tutti, ricordando loro di continuare a vivere secondo gli insegnamenti della Chiesa. Nella nuova prigione, gli viene chiesto di rinunciare a Cristo e di calpestare la croce. Per tutta risposta, si inginocchia e la bacia decretando così la propria condanna a morte che viene eseguita per decapitazione.

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