Vertice Grillo-Di Maio, accordo su tutto e fiducia per il leader del Movimento. E’ andata a buon fine la verifica dei rapporti tra Beppe Grillo e Luigi Di Maio sui programmi e le scelte che i 5 Stelle dovranno fare in vista delle elezioni in Emilia Romagna.
Concluso vertice Grillo-Di Maio: accordo su tutto e fiducia per il leader del Movimento 5 stelle. Grillo ha confermato la sua stima per il ministro degli Esteri, già vice premier, affermando che “Luigi Di Maio lavora 25 ore al giorno e non può essere sostituito per nessuna ragione, anzi va sostenuto”. Ha poi aggiunto, come già aveva fatto altre volte: “Io ci sarò di più e gli darò una mano”. L’affermazione si legge in una nota diramata dopo il vertice Grillo-Di Maio di questa mattina. L’ala che sostiene Di Maio come leader può stare tranquilla. La possibilità del ritorno di Alessandro Di Battista e di una sostituzione si allontana. “Una persona deve poter decidere e fare scelte importanti” – ha detto Grillo – “Un referente ci vuole”, ha aggiunto il Garante del Movimento 5 Stelle.
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Il capo politico resta quindi Luigi Di Maio, che si è affrettato a rientrare dalla capitale dalla Sicilia. Urgente fare il punto della situazione politica e delle scelte nella prossima campagna elettorale in Emilia Romagna con il garante. Di Maio si è detto soddisfatto del mini vertice a due, aggiungendo: “Con Grillo siamo d’accordo su tutto, abbiamo smentito le leggende metropolitane di questi giorni”. Le voci di un disaccordo tra i due avevano alimentato l’ipotesi del ritorno di Di Battista, contrario alle alleanze con il Pd per le elezioni amministrative e ostile a quelle politiche. Anche Graziano Delrio aveva rilasciato un’intervista a la Repubblica in cui affermava che il dialogo con Di Battista sarebbe stato difficile. Nelle elezioni in Emilia Romagna il Movimento 5 Stelle, stando alle scelte degli iscritti alla piattaforma Rousseau, dovrebbe correre con un suo candidato.
Il vertice Grillo-Di Maio è durato circa un’ora e mezza. Anche se in passato erano corse voci di dissenso e disaccordo tra i due l’accordo ora resiste. La fiducia è rinnovata e non ci sarà nessuna sostituzione. Tranquillizzato il Movimento 5 stelle, che ha comunque votato la linea da prendere sulla piattaforma Rousseau. Il Ministro degli Esteri ora è in partenza per la Sicilia dove riprenderà il tour cominciato venerdì.