Le donne “childfree” sono donne che decidono di non fare figli. I motivi? Dalla responsabilità alla paura del futuro o del contesto economico e sociale. Oppure solo per scelta di dedicarsi alla vita di coppia o professionale. Alta la percentuale delle donne che non hanno voluto figli per scelta.
I motivi delle donne childfree
In un contesto sociale dove la natalità si abbassa, secondo recenti studi, il 19% delle donne tra i 40 e i 44 anni che non ha avuto un figlio, lo ha fatto per scelta.
I motivi? Dal rinomato mancato senso di maternità, al desiderio di vivere solo la vita di coppia, a motivi professionali, al timore per il contesto economico e sociale a motivi di salute.
Un figlio è per sempre: aiuto
Uno psicanalista spiega anche la paura dell’ineluttabilità del fatto che “un figlio è per sempre”. Secondo lo psicoanalista Pani, questo assunto «può “angosciare” le donne childfree, soprattutto se tramandato di madre in figlia attraverso la comunicazione emotiva.
L’irreversibilità della scelta di essere madri può essere avvertita da alcune ragazze – inconsapevolmente – come un fardello troppo pesante. Ma non è l’unico motivo. Essere vissute in un contesto emotivo problematico o la paura dell’impatto ambientale o sociale sono alcuni dei motivi per cui una donna sceglie di non avere figli».
«Nella cultura mediterranea – afferma il sociologo Franco Ferrarotti – l’immagine prevalente della donna, compiuta, non più ragazza, è quella della madre, anche se la donna, così come l’uomo, dovrebbe avere in sé il proprio valore e non dovrebbe essere considerata una macchina riproduttiva.
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Le incertezze dei tempi moderni
Negli ultimi tempi, anche in Italia, però, sono sempre di più quelle che non procreano. La denatalità, va detto, è anche collegata all’incertezza sociale. Mettere al mondo un figlio tra lavoro precario, grave crisi di orientamento, in un mondo tecnicamente progredito, perfettamente privo di scopo e moralmente incerto non è cosa facile».
Donne childfree: perché alcune donne non vogliono figli
L’attrice Michela Andreozzi “childfree”
«Mi ha interrogata in merito anche un taxista, per non parlare di giornalisti che a intervalli ciclici, brandendo microfono e un mio potenziale orologio biologico, mi domandavano perché non avessi ancora procreato », racconta, stanca di queste incalzanti curiosità, l’attrice Michela Andreozzi, autrice del libro Non me lo Chiedete Più (edito da HarperCollins).
«Dopo le prime interviste in cui mi dichiaravo childfree – spiega – sono stata guardata storta, perché se hai un utero e non lo usi non stai bene di testa per la maggior parte delle persone. Sui social, poi, si sono scatenati putiferi, con molti uomini che mi hanno verbalmente aggredito apostrofandomi come una donna a metà, se erano in vena di complimenti.
Sul lavoro devo ammettere che non ho avuto alcun problema, anche perché nell’ambiente artistico le avanguardie sono sempre viste bene. Poi, con l’uscita del libro ho, invece, ricevuto tanti messaggi di donne che erano nella mia stessa situazione, ma si sentivano elefanti rosa e non sapevano come dirlo al proprio compagno o ai genitori».