La magistratura dell’Argentina ha emesso un mandato di cattura internazionale nei confronti di monsignor Gustavo Oscar Zanchetta
Abuso sessuale semplice e continuato ai danni di due seminaristi, reato aggravato dal fatto di essere stato commesso da un ministro di culto: con questa accusa l’Argentina ha emesso un mandato di cattura internazionale nei confronti del vescovo argentino Gustavo Oscar Zanchetta, che attualmente è domiciliato in Vaticano.
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La decisione del pm
Lo ha stabilito la magistratura di Sata: il pm María Soledad Filtrín che ha deciso di emettere il mandato nei confronti dell’ex vescovo di Orán. L’ex vescovo è considerato vicino a papa Francesco, che il 19 dicembre 2017, lo aveva nominato assessore dell’Amministrazione del Patrimonio della Sede Apostolica (Apsa). Poi a inizio gennaio sono circolate sulla stampa le prime accuse mosse a Zanchetta. Qualche giorno prima, invece, il giornale argentino El Tribuno aveva scritto che tre sacerdoti avevano accusato il monsignore davanti al Nunzio a Buenos Aires, di abuso di potere, economico e sessuale all’interno del seminario.
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La precisazione del Vaticano
Da qui la precisazione del Vaticano, che immediatamente ha dichiarato che gli addebiti erano giunti msei dopo la nomina all’Apsa.