Presentate le richieste dei gruppi parlamentari al Senato, manovra di bilancio sommersa dagli emendamenti. Dalla modifica alla plastic tax, alla richiesta degli arretrati Imu alla Chiesa, ai trasporti per disabili, sono più di 4000 da discutere entro dicembre. Il presidente del Consiglio Conte la difende dagli attacchi. E invita la maggioranza a collaborare.
La manovra di bilancio al Senato è sommersa dagli emendamenti: sono 4550, di cui 1500 presentati dai gruppi parlamentari di maggioranza. Avanzata la richiesta dei Dem di contenere la plastic tax, eliminandola per i prodotti riciclati, e quella dei Cinque Stelle di introdurre sconti su filtri per l’acqua. Anche il reddito di cittadinanza è al centro del dibattito, con la sospensione in caso di occupazione temporanea. Torna alla ribalta con i pentastellati il pagamento dell’Imu sui beni della Chiesa, partendo dagli arretrati. Italia Viva insiste con lo stop a Quota 100 per le pensioni e la richiesta di eliminare le tasse più piccole.
Il presidente del Consiglio avverte dalle pagine del Corriere della Sera: “Faccio un appello ai gruppi parlamentari di maggioranza a collaborare con il governo, perché tutti ci si impegni a raggiungere questo risultato”. Difende poi la manovra dagli attacchi: “Dopo i notevoli sforzi fatti da tutti noi con la sterilizzazione delle clausole Iva per 23 miliardi, non posso accettare la falsità che questa possa essere descritta come una manovra che aumenta le tasse. La pressione fiscale infatti non è aumentata. Deve vincere la verità, contro le mistificazioni e le menzogne”.
L’ obbiettivo da raggiungere è l’approvazione di una manovra di bilancio che frutti 30 miliardi al Governo, favorendo famiglie e imprese, con bonus ai lavoratori. Il viceministro all’economia Antonio Misiani precisa: “In Parlamento lavoreremo per migliorare una serie di norme del decreto fiscale e del disegno di legge di bilancio, dialogando con i gruppi parlamentari e le forze economiche e sociali. Ripenseremo profondamente alcune misure come quelle sulla tassazione delle auto aziendali e la plastica monouso”. E annuncia l’intenzione di aiutare gli enti locali con stanziamenti per gli investimenti.
Anche Anglat, l’Associazione Nazionale di tutela del diritto alla mobilità delle persone con disabilità, ha sottoposto emendamenti da discutere in Finanziaria: gli accessi alla Ztl, il contrasto agli abusi del “permesso”, la normativa per le auto elettriche. Temi che stanno molto a cuore all’Associazione, che in una nota fa sapere: “Nella finanziaria in discussione, le persone con disabilità, attendono che la mobilità trovi finalmente il suo giusto spazio, in coerenza con quanto enunciato nel programma del Governo Conte bis”.