I giudici accolgono l’ipotesi della difesa: «Le magliette erano un regalo di compleanno a sorpresa». Gli inquirenti avevano indagato il cantante Marco Carta era stato per il furto di sei magliette a La Rinascente di Milano.
I giudici del Tribunale di Milano hanno assolto per insufficienza di prove il cantante Marco Carta dall’accusa di aver rubato, lo scorso 31 ottobre, sei t-shirt da La Rinascente di Milano.
In particolare, i giudici hanno accolto l’ipotesi ricostruttiva alternativa della difesa, fondata sulle dichiarazioni di Fabiana Muscas, l’amica che era presente quando il cantante è stato colto in flagrante.
L’amica ha dichiarato di aver messo le magliette nella borsa del cantante per fargli «un regalo di compleanno a sorpresa», motivazione giudicata veritiera dai giudici.
Difatti, la data del compleanno di Marco Carta è effettivamente il 21 ottobre, circostanza che ha spinto i giudici ad affermare:
«Il movente dichiarato da Fabiana Muscas, volere fare un regalo di compleanno a sorpresa a Marco Carta, corrisponde a una eventualità non certo remota, bensì oggettivamente riscontrata nel caso concreto».
I giudici hanno ritenuto invece «gravemente inattendibile» il verbale del vigilante che ha colto i due sul fatto.
L’uomo affermava che Marco Carta e Fabiana Muscas, dopo essere rientrati all’interno dell’edificio, avrebbero ammesso di aver commesso il furto.
In seguito, la coppia avrebbe anche aperto la borsa e mostrato la “refurtiva”.
Una testimonianza che però non trova riscontro nelle registrazioni della videosorveglianza visionate nei giorni scorsi dagli inquirenti.
Termina così per il cantante il calvario giudiziario e mediatico durato diversi mesi.