Nuovi casi di bambini con problemi di salute per l’assunzione involontaria di cocaina e altri stupefacenti, a causa dei genitori tossicodipendenti. In merito alla questione, interviene Marco Marano, medico a capo del Centro Antiveleni dell’ospedale pediatrico di Roma – Bambin Gesù.
Non è un fatto nuovo sebbene resti sempre sconcertante quello dei bambini di genitori tossicodipendenti che finiscono in ospedale a causa dell’assunzione involontaria di stupefacenti.
A dare l’allarme è stato dapprima il Policlinico Casilino di Roma, che ha denunciato casi di assunzione involontaria di cocaina e altre droghe, esaminando neonati in preda a crisi di astinenza.
L’ospedale conta già quattro casi di bambini appena nati e già tossicodipendenti, ricoverati per crisi di astinenza da cocaina, droga che la mamma ha assunto anche durante la gravidanza.
Oggi, il secondo alert arriva dall’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, una delle strutture più importanti di tutta Italia.
E così si riapre la questione dei genitori tossicodipendenti che, a causa dei loro vizi e della loro irresponsabilità, mettono a repentaglio la vita di figli già in età pediatrica.
Il fenomeno disperante dei piccoli con problemi di tossicodipendenza già in tenera età rischia di toccare cifre allarmanti, di questo passo.
L’assunzione involontaria succede perché i genitori tossicodipendenti lasciano residui di cocaina che vengono poi inalati o ingeriti dai figli ignari.
In merito alla faccenda interviene Marco Marano, medico a capo del Centro Antiveleni dell’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma.
“In media i pazienti su cui interveniamo sono otto, nove all’anno”. Un numero che sta crescendo a macchia d’olio da 4 anni e che andrà ad aumentare, secondo lo specialista e gli operatori dell’Ospedale.
Il medico prosegue parlando dei sintomi più evidenti che tradiscono l’assunzione di cocaina o di altre droghe da parte dei bambini di genitori tossicodipendenti.
Arrivano al pronto soccorso piccoli di 1 o 2 anni poco vigili, con problemi di attenzione e che non riescono a restare svegli. Bambini con tachicardia e che non riescono a compiere movimenti a causa dello scarso equilibrio.
Una volta eseguiti gli opportuni esami tossicologici viene fuori che l’origine dei loro malesseri è l’assunzione involontaria dei residui di droga lasciati in casa dai genitori tossicodipendenti.
E purtroppo, non ci si ferma soltanto ai sintomi di problemi legati alla droga. Non è escluso, in qualche caso, il ricovero in terapia intensiva.
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