Dopo la smentita di Conte, l’Inter precisa: È stato il club a ricevere una lettera. Nella lettera, minacce ed una cartuccia inesplosa di un fucile da caccia
A ricevere la lettera minatoria con un proiettile non sarebbe stato Conte ma la squadra dell’Inter, che ha subito avvisato l’autorità competente del fatto. Minacce aggravate e detenzione di munizioni, queste le ipotesi di reato, fulcro dell’indagine della Procura di Milano aperta dopo la ricezione di una busta con dentro una lettera contenente frasi di minaccia e una cartuccia di plastica inesplosa di un fucile da caccia.
Conte non ha ricevuto personalmente la minatoria. Il destinatario è l’Inter
La precisazione del club nerazzurro: “In relazione alle notizie pubblicate oggi, FC Internazionale Milano precisa che Antonio Conte non ha ricevuto personalmente alcuna lettera minatoria e, di conseguenza, non si è recato in prima persona a sporgere denuncia. È stato il club a ricevere una lettera e, come da prassi in questo genere di situazioni, ha provveduto a rivolgersi alle autorità competenti”.
leggi anche-> Musicista suona il pianoforte durante un’operazione al cervello
Le prime indiscrezioni pubblicate stamattina dal Corriere della Sera che in un articolo riportava come “le pattuglie in strada di polizia e carabinieri passeranno con più frequenza intorno al palazzo di Milano nel quale abita l’allenatore dell’Inter” e “la stessa cosa avverrà nei dintorni degli uffici della società nerazzurra”.
leggi anche-> Un proiettile ad Antonio Conte. Interviene la moglie: “Non è questa la verità”
L’inchiesta, coordinata da Alberto Nobili, il responsabile dell’antiterrorismo di Milano al quale stamattina è arrivata l’informativa sull’episodio, è stata affidata ai Carabinieri del nucleo investigativo. Già da ieri, invece, è iniziata la vigilanza dinamica.